E pensare che avevamo scelto
con cura la data proprio per evitare il cattivo tempo! Invece! Freddo
e neve, quantomeno in Versilia. In verità gli ultimi giorni li abbiamo
trascorsi a consultare previsioni su previsioni perché sarebbe stata una
vera disdetta se proprio questa domenica fosse nevicato. Da noi il meteo
non prometteva nulla di buono ma sulla
Costa Azzurra il tempo era bello. Intirizziti ci ritroviamo alla partenza,
teniamo le dita incrociate: speriamo che non si spaventino in troppi!
Invece siamo in 85, quasi come nelle previsioni; va bene così, staremo
più comodi sui due pullman previsti. Partenza alle 6 come previsto per
imboccare l'autostrada A12 in direzione Genova per proseguire poi sulla
A10 in direzione Ventimiglia. Il traffico è molto scorrevole, non ci sono
problemi, nonostante che in alcuni tratti la temperatura scenda sotto
lo zero non c'è ghiaccio. Sosta colazione a Varazze e arrivo a Montecarlo
alle 10,30 in perfetto orario. Fa freddo ma l'aria di mare e il sole che
qui splende davvero rendono il clima molto piacevole. Svolte le formalità
per il parcheggio gli autisti, a cui va un plauso per la professionalità,
ci accompagnano velocemente al ristorante dove pranzeremo; non è certo
ora di pranzo ma ognuno doveva sapere dove ritrovarci in modo da lasciare
la massima libertà ai partecipanti. D'altronde a Montecarlo le cose da
vedere sono talmente tante!
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Fin dall'antichità La Rocca
di Monaco é servita da rifugio per le popolazioni primitive. Cio'
nonostante. la storia di Monaco cominca realmente a partire dal
XIII secolo. Il 10 giugno 1215 segna la nascita del futuro Principato,
in questo giorno la famiglia genovese dei Ghibellini pone la prima
pietra della fortezza che oggi é il Palazzo del Principe. |
Per attirare gli abitanti, i primi Signori della Rocca
accordano ai nuovi arrivati preziosi vantaggi, come la concessione di
terre o l'esenzione dalle tasse. La storia di Monaco da 700 anni é associata
a quella della famiglia Grimaldi che ha celebrato nel 1997 l'ascensione
ai destini dell'attuale Principato. La lingua ufficiale é il francese.
L'italiano e l'inglese sono praticati correntemente. La lingua tradizionale
monagasca, "il monegu'", é utilizzata dagli "Anziani" e insegnata nelle
scuole del Principato. L'unità monetaria é l'Euro. Sono in circolazione
delle monete monegasche. Beneficiando di un clima eccezionalmente soleggiato,
il Principato gode di inverni dolci e estati non eccessivamente calde.
Effetivamente in 60 anni di osservazioni meteorologiche, la media delle
temperature si eleva a piu' di 16 gradi. Il numero dei giorni di pioggia
non supera i 62 all'anno e in media il sole é presente all'incirca 2.583
ore, vale a dire 7 ore di sole al giorno. La temperatura del mare varia
de 26,5 gradi in piena estate a 11 gradi in inverno. Questo clima, mediterraneo
per eccellenza, fa di Monaco un sito prestigioso dove la vita é gradevole
in tutte le stagioni.
Il Casinò è forse il luogo più rinomato dell'intero Principato,
ed è visitato da migliaia di persone che tentano la fortuna e, perché
no, anche di scorgere qualche VIP che soggiorna nel vicino Hotel De Paris
o presso l'Hermitage. Il Grimaldi Forum, un centro di esposizioni in funzione
da pochi anni, sorge in prossimità della spiaggia, ed ospita innumerevoli
opere artistiche e concerti. Impossibile non citare il Giardino Esotico,
che ospita numerosissime specie di piante grasse e non. Al suo interno
vi sono delle spettacolari grotte naturali, visitabili, ricche di stalattiti
e stalagmiti. Una particolarità delle grotte è che il percorso, che inizia
nel punto più alto del Principato, trova la sua massima profondità a diversi
metri sotto il livello del mare.
Le cose da vedere nel tempo a disposizione sono davvero
tante quale migliore occasione quindi che salire sul trenino che in 30
minuti compie il giro del Principato? Per tutti comunque il primo appuntamento
è a mezzogiorno per assistere all'imperdibile spettacolo del cambio della
guardia al Palazzo Grimaldi. Poi tutti al ristorante l'Aurore per il pranzo.
Temiamo di aver perduto qualcuno
per strada ma no, all'appuntamento pranzo non manca nessuno. Il
locale è affollato ma comodo, il servizio veloce e il personale
cordiale. Ci troviamo bene. Gli accompagnatori insistono per ripartire
alle 13,30 ma è tutta fatica sprecata, nessuno ha fretta qui si
sta davvero bene. Con mezz'ora di ritardo riusciamo a partire
per Menton città misteriosa
e affascinante situata alla frontiera italo-francese ,la seconda
meta della giornata dove assisteremo alla sfilata dei carri addobbati
con gli agrumi. Cominciano a giungere telefonate dalla Versilia
che annunciano nevicate in atto, qui il tempo sta cambiando ma
c'è ancora il sole, per il momento non ci preoccupiamo, vedremo
stasera!
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Strada facendo in effetti notiamo che il cielo è sempre
più minaccioso, ci preoccupiamo un po'. Arrivati a Menton, però, il tempo
sembra migliorare, soffia un discreto vento gelido ma il cielo è quasi
sereno. Mentre gli accompagnatori si occupano dei biglietti d'ingresso
c'è il tempo per una rapida occhiata ad alcuni negozi ma la musica e la
vista dei carri in lontananza è irresistibile. Ci buttiamo nella mischia,
c'è una gran folla e tanta, tanta allegria. La Festa
del limone è un classico appuntamento invernale della Costa Azzurra.
Il tema cambia ogni anno, questa settantaduesima edizione festeggia la
Spagna. Menton detta " Citta dei Limoni " non ha
equivalenti al mondo, le sue sfilate nel corso di carri, si integrano
sicuramente nella tradizione del carnevale, ma la loro originalita' e
data dall'esclusivo uso di aranci e limoni e per la decorazione di questi
carri e delle strutture fisse. Su tutta l'estensione dei giardini Bioves,
delle strutture di enormi dimensioni, illustrano in una dozzine di sequenze,
una storia che ogni anno viene rinnovata. Così, quest'anno sulla Promenade
du Soleil, di fronte al mare, sfileranno le sculture costruite e decorate
sul tema della spagna. La festa, seconda per importanza della Costa Azzurra,
è ravvivata e animata con le attrazioni costituite da gruppi folkloristici
e majorette che sfilano al ritmo delle bande musicali.
Ci disperdiamo lungo il corso attratti dai mille ritmi
dei gruppi folkloristici e dai carri mirabilmente realizzati fissando
alle strutture portanti migliaia di arance e limoni. Ci facciamo subito
coinvolgere dall'atmosfera lanciandoci in improbabili esibizioni di flamenco
al suono delle nacchere. L'appuntamento per la partenza è alle 17,20,
dopo la fine della sfilata c'è tutto il tempo per saccheggiare i carri
(non siamo stati noi ad iniziare e le arance erano molto dolci) e per
un salto al casinò per una puntata alle slot-machine. Dove per inciso
qualcuna ha anche vinto (poi si arrabbiano se gli diciamo che ce l' hanno
grosso!).
Sono solo le 17 ma quasi tutti siamo già all'appuntamento,
stranamente stasera non si perde nessuno, vuoi vedere che è per il freddo!
Ora il sole sta tramontando e il freddo si fa sentire.
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Partiamo puntuali, d'altronde la polizia è gentile
ma decisa, qui i pullman possono sostare solo per il tempo necessario
a far salire i turisti. Un ultimo sguardo alla città, alla costa
e a Montecarlo in lontananza e siamo già in Italia, ci attendono
quattro ore di viaggio e forse troveremo la neve tornando a casa,
ma la giornata è stata ideale. Vuoi vedere che la lunghissima
tradizione secondo cui dove andava la U.OE.I. pioveva sempre è
stata sfatata?
Tornate a visitarci e leggete le altre relazioni,
chissà !
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