U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

 11 Ottobre 2011   SMONDINATA ALLA FANIA

  

A questo punto dell'anno siamo alla classica " smondinata" alla Fania per ritrovarci a festeggiare con gli amici della sezione di Pietrasanta presso l'omonimo rifugio di proprietà di quest'ultima.
Giornata nella quale escursionisti più e meno esperti si ritrovano per un’allegra scampagnata con amici e familiari.
Per la facile escursione ci ritroviamo presso la  sede di Ripa  e partiamo alla volta del il paese di Pruno dove  iniziamo la camminata verso il rifugio.
Prendiamo il sentiero, contrassegnato dal segnavia CAI 122, inizia dalla scalinata in fondo al parcheggio di sinistra di Pruno, all’entrata del paese.
L’allegra comitiva salendo per il meraviglioso sentiero  ci dedichiamo alla raccolta delle castagne redarguiti dai più esperti che ci propinavano consigli sulla qualità e bontà dei suddetti marroni che però quest'anno non sono proprio dei migliori, la scarsità d'acqua e quella strana malattia che ha colpito queste piante hanno reso scarsa la produzione.
 E' una bellissima giornata che ha favorito l'affluenza alla festa moltissime persone, infatti numerose sono le comitive che incontriamo lungo la via.                             
Dopo circa due ore di tranquilla passeggiata, tra discorsi più o meno seri  siamo giunti alla nostra meta. Quando giungiamo alla Fania una gran moltitudine di persone è sparsa per prati o sotto l'ombra della grande Fania.
L'atmosfera è quella di festa e le risate e i giochi dei ragazzi della sezione di Pietrasanta rende tutto più gioioso.
Sono moltissime le facce conosciute, strette di mano e pacche sulle spalle con gli amici dell’ U.O.E.I. di Pietrasanta. Mentre qualcuno faceva previsioni per i programmi futuri.
 Qualche amico non contento della camminata è voluto andare sino a Mosceta e altri sin sulla vetta della Pania, noi attendiamo che ritornino ma poi ci arrendiamo a tutte quelle tentazioni che escono dagli zaini.
Siamo ospitati da Massimo e la Gabriella e ci sistemiamo presso la casa di Lino dove c'è un tavolo sotto piante di noccioline.
E su questo tavolo non manca niente: salsicce, wurstel, salumi, affettati, biroldo, formaggi vari,ecc. ecc. naturalmente tanto vino e dolci.
Dopo tutto questo ben di Dio ci siamo anche ricordati che ci eravamo riuniti per festeggiare la “ mondina” ovvero la caldarrosta. Una volta davanti al fuoco, che abbiamo acceso  ci siamo cimentati in volteggi di castagne sulle padelle sino ad arrivare ad avere un prodotto ben cotto e lì, davanti al fuoco, con in mano un pugno di caldarroste ben calde e un bicchiere di vino ci siamo messi a raccontarci le nostre varie esperienze di montagna, e a fantasticare sulle nuove avventure che ci aspetteranno nei prossimi mesi e nel corso del prossimo anno.
Le ore passano in un lampo ed era già l’ora di ripartire, salutiamo gli amici che si attarderanno per risistemare e ripartiamo verso casa.
Per chi è abituato ad escursioni su vette impegnative, a camminare per ore ed ore, ma anche chi invece fa una vita più sedentaria e considera già la gita alla Fania come qualcosa di veramente faticoso, non può rinunciare a questa giornata come ad un rilassante ritrovo festoso.
Questa escursione ci ha confermato la validità delle nostre iniziative; infatti in quest’anno abbiamo compiuto molte escursioni in ambienti bellissimi e suggestivi, in ambienti che tutti noi amiamo e che con le nostre “ scarpinate” impariamo a conoscere. E’ la conoscenza che permettere di amare una montagna: una ripida salita, un panorama, ciò è una convinzione  tra gli escursionisti. E’ proprio questo il presupposto che anima tute le nostre uscite che sono mirate ad una sana vita all’aria aperta immersi nelle meraviglie che la natura ci offre, soffrendo insieme, arrampicandosi su un ripido versante o gioire ogni volta che si raggiunge una vetta, si ammirano sconfinati panorami o, ancora tutti vicini commossi e in silenzio, si ammira un’alba magica.
Questi ambienti sconosciuti ai più ma con motivi d’attrazione  spesso altrettanto validi  per coloro che, in misura sempre maggiore, sono alla ricerca di ambienti naturali ancora intatti, oppure delle testimonianze di millenni di presenza umana integrata e in simbiosi con la natura circostante, spesso rimodellata gradualmente e naturalmente. Con le nostre escursioni si vuole anche mantenere viva l’attenzione verso le testimonianze di quei beni, così vicini e per molti così lontani; inoltre è nostra intenzione portare avanti il testimone  che ci hanno lasciato i nostri fondatori, ben cento anni fa!               

 

 

 

 

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