U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

15-16/02/2013 Pian di Novello con le ciaspole


 


 

COME ARRIVARE: Percorrere  la strada che da Camaiore porta a Lucca, poi, seguendo le indicazioni prendiamo per l'Abetone , passando per Borgo a Moriano, Bagni di Lucca, La Lima. Continuando ancora incontriamo il bivio che sulla sinistra porta a Cutigliano, poi svoltiamo a sinistra per Pian degli Ontani e dopo circa otto km giungiamo a Pian di Novello.
                                                                                         - INDICAZIONI STRADALI -

 

 
ITINERARIO: Pian di Novello (1.100 mt)
 -
Rifugio Lagacciolo (1200 mt.)
 
PARTECIPANTI:  21 escursionisti


 

 

DIFFICOLTA’  -  (EA)
 

 
TEMPI DI PERCORRENZA
2,30 h cammino tra andata e ritorno
 


 
SENTIERI CAI PERCORSI : Strada forestale, sentieri n° 3 per Crinale Traversetto e n° 4 per rifugio Lagacciolo

 

   
 
ACQUA
A Pian di Novello e al rifugio Lagacciolo
 
PUNTI D'APPOGGIO :
Rifugio Lagacciolo (noi lo abbiamo trovato chiuso)
 

PERIODO CONSIGLIATO (invernale): da Dicembre a marzo 
 

 

Traccia Google Hearth

scarica traccia GPS

                                
 

      

                 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto escursione

            

La seconda nostra escursione  prevede ancora una ciaspolata  e passare due giorni sulla neve e questa volta ci avvalliamo dell'ospitalità degli amici U.O.E.I. di Torre del Lago al rifugio di pian di Novello nell'Appennino pistoiese.      
Purtroppo le previsioni meteo non sono delle migliori, comunque andiamo poi si vedrà!
Ci dirigiamo verso la località appenninica un po' alla spicciolata: chi arriva già dal mattino e chi nel pomeriggio e comunque alla sera siamo in quattordici un bel gruppo per passare una serata in allegria.
Per giungere a Pian di Novello, per noi che arriviamo dalla Versilia, dobbiamo  percorrere  la strada che da Camaiore porta a Lucca, poi, seguendo le indicazioni prendiamo per l'Abetone , passando per Borgo a Moriano, Bagni di Lucca, La Lima. Continuando ancora incontriamo il bivio che sulla sinistra porta a Cutigliano, poi svoltiamo a sinistra per Pian degli Ontani e dopo circa otto km giungiamo a Pian di Novello.
Pian di Novello (1125 mt. s.l.m.),è una stazione di soggiorno molto frequentata nella valle del Sestaione, gode di una posizione particolarmente felice. Le fanno da cornice boschi di faggio e abeti e vanta la più bella foresta di abete rosso dell'Italia centrale. E' una delle zone montane più rinomate per la raccolta di funghi, in un ambiente montano dì grande fascino tra le cime del Libro Aperto, del Monte Spigolino, del Monte Cimone e le valli dei torrenti Lima e Sestaione. Purtroppo noi di queste bellezze non ne possiamo godere, una fitta nebbia  ci attende e quindi ci rechiamo subito al rifugio.
Il rifugio ci dà una bellissima impressione: begli ambienti ristrutturati da poco, camerette spaziose e accoglienti, una cucina spaziosissima e comodi bagni con tutti i servizi. Prendiamo possesso delle camere e ci sistemiamo ognuno come preferisce.
Una volta sistemati si aprono le "ostilità", via all'happy hour : aperitivo con vino di Candia, olive, salatini e salsicce!! Intanto Erio coadiuvato dalle amiche Franca, Giusy e Grazia preparano la cena.
 Ecco, la cena è servita: risotto con radicchio trevigiano, formaggi, salumi, finiamo con dolci vari e limoncello e grappa. Restiamo a lungo a chiacchierare e godere della compagnia reciproca, poi l'ora si fa tarda e decidiamo di accomiatarci e ci rechiamo ognuno nelle proprie camere. Dopo una notte più o meno tranquilla ci alziamo con comodo, molto comodo e dalla finestra ci appare uno spiraglio di sole, speriamo che forse riusciamo a fare qualche piccola escursione sulla neve; purtroppo guardando bene il sole ha sfruttato l'unico spiraglio trà le nuvole e tutto il resto è celo cupo.
Intanto si aggiungono alla comitiva altri amici e infine siamo in 21; bene! Decidiamo di fare una breve passeggiata nei boschi sopra il paese dove c'è presenza di neve: è già quest'anno la neve si è fatta molto desiderare e il manto nevoso è al quanto scarso. Ci portiamo sopra il campeggio, verso la pista da sci di fondo  nella riserva naturale biogenetica Pian degli Ontani.
La Riserva Naturale Biogenetica Statale Pian degli Ontani è stata istituita nel 1977 e si estende per 500 ettari nel Comune di Cutigliano (PT), sulla destra orografica del torrente Sestaione, tra quota 1.100 e 1.800 metri s.l.m.
La Riserva presenta inclinazione relativamente modesta con zone più accidentata, costituite da arenaria affiorante. Il soprassuolo boschivo è caratterizzato quasi esclusivamente da fustaie di faggio, ottenute dalla conversione di boschi cedui, che in epoca granducale, alimentavano di carbone vegetale le fonderie di Magona e di Mammiano.
La Riserva di Pian degli Ontani ha lo scopo di conservare un habitat idoneo al faggio per mantenere e migliorare le sue peculiarità genetiche in funzione della produzione di semi selezionati.
La faggeta è costituita da piante di altofusto naturale, quasi sempre puro, che rappresentano la fase finale di cedui convertiti a fustaia fin dalla fine del XIX secolo o dai primi del Novecento. Come in tutte le faggete, scarseggiano altre specie arbustive ed erbacee.
La fauna locale è rappresentata dal daino e dal capriolo. Fra le specie minori di mammiferi abbondano la volpe, la puzzola, la martora, la faina, la lepre, lo scoiattolo. L'avifauna è costituita dalla poiana, dal picchio, dalla ghiandaia, dal colombaccio, dalla beccaccia. ( http://www.agraria.org/parchi/toscana/piandegliontani.htm )
Indossiamo le racchette anche se la neve è veramente poca, iniziamo la nostra escursione e ci troviamo in un ambiente bellissimo tra maestosi e onnipresenti faggi. Lungo il percorso vi sono cartelli esplicativi sulla flora e la fauna del bosco è anche possibile osservare la ricostruzione di una vecchia  carbonaia,  antico metodo per la produzione del carbone vegetale.
Seguiamo la strada forestale sino alla località chiamata l'Orto di Giovannino, proseguiamo ancora un pò sulla strada, poi prendiamo sulla sinistra seguendo la segnalazione della Guardia Forestale con n° 3 per Crinale Traverseto, adesso che saliamo la neve è più abbondante ma comunque le racchette sono abbastanza inutili.
Troviamo poi un'altro segnale  con il n° 4 per il rifugio Lagacciolo, prendiamo in quest'ultima indicazione, usciamo momentaneamente dalla faggeta e troviamo un bellissimo bosco di abeti rossi, veramente maestosi.
seguendo il tracciato ci troviamo ad attraversare molti canali pieni di acqua, le ciaspole a questo punto sembrano più pinne che altro. Imperterriti continuiamo nel fitto bosco e infine iniziamo la discesa verso il rifugio "Lagacciolo” (m.1200) (conosciuto anche come rifugio Lippi) generalmente chiuso perché gestito dal Corpo Forestale di Stato, ma offre agli escursionisti un’ampia area pic-nic con sorgente e barbecue.
Dopo una breve sosta, riprendiamo la via del ritorno, anche perchè inizia a piovere. Invece di tornare sui nostri passi seguiamo la strada forestale che in circa 3 km ci riporta al punto di partenza.
Non ci resta che tornare al rifugio che ci accoglie nel suo tepore, si prepara per il pranzo e come al solito quì eccelliamo, le cibarie non mancano certo.
Le ore passano velocemente e ci rendiamo conto che è ora di rimettere tutto a posto e rassettare le stanze e con dispiacere dobbiamo riprendere la via di casa. Lasciamo il rifugio a malincuore, per di più adesso spunta anche un timido sole. Questa seconda escursione fine a se stessa non è stata una di quelle memorabili, ma  non si gode solo nel camminare in ambienti magnifici ma il piacere di passare il tempo con amici, condividere esperienze passate rinsaldando ancora di più la nostra amicizia sono comunque valori incommensurabili.

 

 

 

  inizio pagina                                                                                                                                                                              indice abbiamo fatto