U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

18/05/2014 Monte Croce - restauro della stele della Madonna della Montagna

 


 


 

COME ARRIVARE: Da Nord:
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione La Spezia - Parma Ovest, continuare sull'autostrada della Cisa A15, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina, proseguire in direzione Stazzema.
Da Sud:
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione Livorno, continuare sull'autostrada A11 Firenze - Mare, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina e seguire le indicazioni per Stazzema.

 
 


                                                                                         - INDICAZIONI STRADALI -

 

 
ITINERARIO:Stazzema località Le Scalette mt 550  - Foce delle Porchette 982 mt. - Vetta monte Croce 1314 mt.
 
PARTECIPANTI:  25 - escursionisti


 

 

DIFFICOLTA’  -  (E)
 

 
TEMPI DI PERCORRENZA
5,30 h
 


 
SENTIERI CAI PERCORSI :
5a (5bis)Strada interrotta-casa Giorgini-casa del Pittore-rif.Forte dei Marmi.
6 Stazzema-fonte Moscoso-foce di Petroasciana-Fornovolasco.
8 - Cardoso-Fonte di Moscoso-Foce delle Porchette-Palagnana
108-
Foce delle Porchette – Le scalette – Fonte del Pallino – Le Calle – innesto sent.137 – Il Termine
   
 
ACQUA: Fonte sul sentiero N° 6  - Fonte nei pressi di Casa Giorgini - Fonte del Moscoso
 
PUNTI D'APPOGGIO :
Nessuno su questo itinerario se non effettuare deviazioni presso il rifugio Rifugio  Forte dei Marmi  865 mt. o la baita dello Scoiattolo. Un punto d'appoggio potrebbe essere Casa Giorgini se aperto
                               

PERIODO CONSIGLIATO: Può essere effettuata tutto l'anno, con attenzione nel periodo invernale quando potrebbe esser presente neve.

 

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Foto escursione

            

Questa domenica stranamente è una bella giornata ottimo auspicio per la nostra escursione al Monte Croce
Quindi mi dirigo verso  Stazzema dove abbiamo appuntamento.
Ci troviamo davanti alla ex sede della nostra sezione e rimango stupito di quante persone sono lì per unirsi a noi.
Devo fare un passo indietro e spiegarvi lo scopo di questa escursione: oltre che ad andare a vedere l'annuale spettacolo della fioritura delle giunchiglie, che su questa montagna è veramente impressionante e come quest'anno è  da molto tempo non se ne vedeva di simile, la UOEI di Ripa di Versilia nel 1978, sul Monte Croce, durante una cerimonia che vide una numerosa partecipazione di uoeini toscani ed alla presenza del Presidente Nazionale Prof. Antonio Valfrè, pose una Stele Votiva alla Madonna della Montagna, stele che dopo tanti anni di intemperie ora ha bisogno di un'opera di restauro. Ora per restaurare tale stele c'è bisogno di cemento e acqua da portare in spalla, Abbiamo chiesto aiuto e generosamente le sezione sorelle della Versilia, Pietrasanta e Torre del Lago Puccini, la sezione CAI di Forte dei Marmi. Siamo talmente tanti che non sò neanche quanti siamo, comunque tantissimi.
Bene partiamo e ci portiamo verso il paese di Stazzema;
prima di entrare nel paese, in prossimità di una larga curva, si notano le indicazioni per il rifugio Forte dei Marmi, le seguiamo per circa un paio di km sino ad una segheria pochi metri più avanti inizia il sentiero, per la verità due sentieri il 5 che conduce direttamente al rifugio e il 6 che porta alla Foce di Petrosciana.
C'è liberta di scelta o partire da quì o portarsi più avanti, sulla strada che ora diventa sterrata  sino al termine.
Il nostro gruppo prosegue per quest'ultima.
Una volta giunti al termine della strada, in realtà non termina, ma il traffico da quì è interdetto da una sbarra; l'utilizzo è riservato per il B&B Casa Giorgini e per la stazione del Soccorso Alpino del CAI.
Prendiamo il sentiero 5 bis che in pochi minuti ci riporta al sentiero n° 6
che è una vecchia mulattiera ancora ben conservata, mulattiera che collegava le valli della Versilia con la Garfagnana.
Attraversiamo la strada di servizio dell'agriturismo B&B Casa Giorgini posta a pochi metri.
Quì incontriamo il Presidente della nostra Sezione Lorenzo che ha portato con il sup pik up i sacchetti di cemento da portare sino alla stele e ognuno di noi che arrivava si caricava almeno 2 kg nello zaino.
Proseguiamo sul sentiero inoltrandoci nel bosco, proseguiamo con  calma,  il lungo serpentone di escursionisti sembra ininterrotto.
Bè! La prendiamo a passeggiata non una delle nostre solite sgroppate da 10 ore.
Tra una chiacchiera e un'altra percorriamo il sentiero nel folto del bosco, la vegetazione  di questo periodo è molto rigogliosa. 
Giungiamo alla Fonte del Moscoso e buttiamo "l'acqua del sindaco" e riempiamo le boracce con la fresca acqua di questa sorgente, inoltre riempiamo le varie bottiglie e taniche che ci siamo portati dietro.
Ripartiamo e dopo poco giungiamo al bivio con il sentiero n° 8 per la Foce delle Porchette.
Questo sentiero lo percorriamo sempre quando vogliamo andare sul Croce ma spingendosi più su verso Petrosciana vi è il sentiero n° 109 (
Alto Matanna-Foce delle Porchette-Foce di Petrosciana )ma noi proseguiamo per il n° 8.
Il sentiero inizia a salire più deciso e in pochi minuti, dopo una curva, troviamo sul monte una lapide dedicata alla Madonna di sotto gli organi di Pisa, ricordo del viaggio per trasportare quell’immagine sacra oggi conservata nel duomo di Pisa (il trasporto da Lombrici a Pisa nel 1225 nel corso di guerre tra Lucca e Pisa è comunque solo leggenda).
Proprio sotto la lapide marmorea ci sono numerosi esemplari di Pinguicola Mariae, un raro endemismo apuano, che è presente sulla roccia calcarea per ancora qualche decina di metri insieme ad esemplari di Genziana clusii.
( escursioni apuane www.escursioniapuane.com/itinerari/itinerario.aspx?Id_Itinerario=135 )
Poi il sentiero si fa più ripido e con una serie di comode voltoline, arriviamo alla Foce delle Porchette
a quota mt 982, valico situato tra le rocce del Monte Croce e la parete del Nona.
Facciamo una piccola sosta con spuntino e poi  riprendiamo il cammino invece di imboccare il sentiero n° 108 " il sentiero delle scalette ", così chiamato perché dopo un breve tratto su prato si inoltra in un gola e la salita è aiutata da scalini scolpiti nella roccia è presente anche una  catena fissata alla roccia, comunque il passaggio non presenta difficoltà.
Noi decidiamo di portarci verso il sentiero 109 ma quando lo incrociamo sulla sinistra proseguiamo dritto per tracce e seguiamo quello che viene chiamato, almeno da qualcuno, " le Roccette ".
Proseguiamo brevemente lungo la cresta sino ad attraversare verso sinistra su roccia, un pò esposta, poi si seguano degli "ometti" tra rocce calcaree erose dalle acque.
Per trovare la stele dobbiamo orientarci un pò a occhio, comunque basta salire sino alla cresta e dirigerci verso sud dove sullo sperone più meridionale è posto il monumeto.
Sudati e un pò stanchi ci liberiamo ben volentieri del carico extra e lasciamo che chi sa fare il muratore si metta all'opera, subito Francesco e Gianluca si sono messi all'opera mentre via via che giungeva gente lasciava il carico e poi ripartiva alla volta della vetta del Croce.
Per giungere in vetta da qui o si scende abbastanza sino alla Fonte del Pallino e poi si prende il sentiero 108 sino ad incrociare sulla sinistra il sentiero per la vetta, segnato in azzurro, o come abbiamo fatto noi si prende attraverso per prati, quest'ultimo itinerario molto ripido e senza sentieri. Il punto dove attaccare è a discrezione di chi sale o più su o più giù c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Ci portiamo sul crinale e lo seguiamo verso est sino ad incrociare una vecchia traccia che fa il giro del Croce e scende sino alla Fonte del Pallino. Ma noi in stile " capra " attacchiamo subito la parete innanzi a noi, dopo una breve ma ripida salita ci troviamo davanti un muro di pochi metri ma con un passaggio impegnativo, una volta superato non ci resta che salire per prati e ben presto giungiamo sul sentiero normale vicinissimi alla vetta.
Naturalmente se passavamo dal sentiero segnato sarebbe stato tutto meno faticoso ma così ci ha dato molta più soddisfazione  ripagati dalla magnificenza delle rigogliose verdi praterie che ci circondano, inoltre il monte croce è famoso per le fioriture di giunchiglie e quest'anno, come già detto, è un anno molto ricco di questi splendidi fiori.
Giungiamo in vetta dove troviamo già moltissimi escursionisti, in centinaia sono venuti ad ammirare la fioritura. C'è un pò il clima della fiera ma pazienza.
Ammiriamo lo splendido panorama
che spazia dal mare
tutte le vette 
delle Apuane settentrionali, il Matanna (m.1317), il Nona (m.1297), il Procinto (m.1177),  e in bella evidenza il gruppo della Pania della Croce  con l'Omo Morto e la Pania Secca.
Non c' la pace e il silenzio adatti ad ammirare tanta bellezza, troppa confusione, decidiamo di ridiscendere.
Prendiamo il sentiero normale e ci abbassiamo un po ma poi sempre un pò da capre tagliamo sulla destra prendendo per i prati molto ripidi.    
Una volta raggiunto la traccia di sentiero che fa il giro del Croce, risaliamo verso il crinale e ci riportiamo verso la stele dove i lavori stanno andando avanti.
Bè lasciamo fare a chi è del mestiere! Scendiamo più in basso a breve distanza su dei bellissimi prati e godendo del caldo, finalmente, sole ci sdraiamo sulla fresca erba e iniziamo il nostro pranzo. Ognuno tira fuori del suo dallo zaino mentre aspettiamo che siano pronte le salsicce gentilmente offerte dalla sezione, naturalmente non può mancare il caffè di Bruno e le cialde di Montecatini.
Come si può immaginare la sosta si prolunga per molto tempo e tra una chiacchiera e un'altra, un caffè e una cialda, qualche dolcetto vario e perchè no! Una grappina sono passate più di due ore; all'improvviso il cielo si oscura e dal mare salgono delle nuvole minacciose, sarà meglio prendere la via del ritorno.
Riprendiamo il cammino per prati scendendo in linea retta tra prati verso la Fonte del Pallino
a 1076 mt. la fonte butta ma purtroppo rifornirsi d'acqua qui sarebbe molto difficile in quanto l'acqua sgorga quasi al livello del terreno.                          
Ci fermiamo un pò, ricompattiamo il gruppo, almeno una parte,  poi ripartiamo percorrendo, questa volta, il sentiero n° 8, quello delle Scalette, questo tratto è molto bello e caratteristico si scende aiutati da scalini scolpiti nella roccia costeggiando un orrido quasi sempre privo d'acqua. In circa venti minuti siamo alla Foce delle Porchette e iniziano a venire i primi goccioloni,  da qui percorriamo sempre il sentiero n°8,
una bella mulattiera che metteva in comunicazione  Stazzema con Palagnana, peccato che questa come molte altre sia in completo stato di abbandono!
Ci immettiamo di nuovo sul 6 e ci dirigiamo verso le auto; in breve giungiamo all'Aglieta e poi alla Casa Giorgini e attraverso il sentiero 5A raggiungiamo le auto.
E' stata una splendida escursione, giornata tutto sommato bella dal punto di vista meteorologico, alla fine non abbiamo neanche preso la pioggia; bellissima compagnia e inoltre siamo ( sono ) riusciti anche a restaurare la stele.
A tal proposito
La Sezione di Ripa di Versilia ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al trasporto di acqua e cemento per i lavori di restauro alla Stele Votiva alla Madonna della Montagna.
Un ringraziamento particolare a Francesco e Gianluca per le opere di muratura che, facendo quello che hanno potuto, sono riusciti a ridare al monumento una dignitosa fisionomia ed una struttura per riaffrontare le prossime intemperie. Grazie a Alessandro Petrucci per il simpatico pensiero per Carlo Bresciani, indimenticabile grande Presidente della nostra Sezione.
 
    
 
 
 

 

 

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