U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

21/05/2017 Parco geotermico delle Biancane e Putizze

 

Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
     là dove terminava quella valle
     che m'avea di paura il cor compunto,
       guardai in alto, e vidi le sue spalle
     vestite già de' raggi del pianeta
    che mena dritto altrui per ogne calle.
(Dante Alighieri)



C'è una Toscana che spesso rimane dietro le quinte, ma che non ha nulla da invidiare alle mete più celebri e turistiche. E' il caso per esempio di Monterotondo Marittimo, il cui nome è legato alla sua posizione nell’entroterra della zona costiera, un borgo che si trova nella territorio delle Colline Metallifere, in provincia di Grosseto. Circondato dalla macchia mediterranea, che si estende verso il mare, costituisce una meta per tutti gli amanti dell’aria salubre e delle bellezze naturali.

IL GEOPARCO DELLE BIANCANE
La prima attrazione di Monterotondo Marittimo è il cosiddetto Geoparco delle Biancane, che si sviluppa nel territorio circostante il paese. Le biancane sono rilievi a forma di cupola dal caratteristico colore chiaro: piccole collinette altamente suggestive, tipiche della zona centrale e meridionale della Toscana. Il percorso naturalistico denominato “Le Biancane” (in allegato, la mappa da scaricare) parte dal “Lagone Cerchiaio” dove è possibile ammirare dei vecchi lavatoi, molto caratteristici per i mattoni ottagonali provenienti dalla fornace di Vecchienne. 
Lungo il tragitto si possono ammirare varie cristallizzazioni di materiale calcareo, sulfureo e ferroso che danno un suggestivo effetto cromatico: straordinarie le possibilità fotografiche! Tutta l'area di Monterotondo Marittimo è infatti caratterizzata da una forte attività geotermica: dal terreno esce il vapore proveniente dalle viscere della terra. Numerose anche le attività che dalla geotermia derivano sfruttando i pozzi geotermici per alimentare le centrali elettriche. 
Passando per un terrazzamento dove scorre l’acqua della sorgente “di Chiorba” con temperatura intorno ai 40 gradi, uno spettacolo di putizze (spaccature da cui esala solfuro di idrogeno) e fumarole si presenta agli occhi del visitatore come qualcosa di surreale. Proseguendo lungo il tracciato si arriva a una terrazza dove, erutta un “Lagone” di grande dimensione. Questo sito racchiude anche un ecosistema molto particolare caratterizzato dalla macroscopica presenza di una colonia di sughere abbarbicata alle rocce.


 

COME ARRIVARE:
Da Milano
Percorrere l'autostrada del Sole A1 direzione Bologna fino a Parma, continuare sull'autostrada A15, seguire la direzione Genova - Livorno, prendere l'autostrada A12 direzione Roma fino a Rosignano Marittimo, imboccare la SS 1 Aurelia, uscire a Donoratico, proseguire sulla SS 398, seguire indicazioni per Monterotondo Marittimo.
Da Roma

Prendere l'autostrada A12 in direzione di Civitavecchia, continuare sulla SS 1 Aurelia in direzione di Grosseto, uscire a Follonica Est, proseguire sulla SS 439 fino a Monterotondo Marittimo.
Da Firenze

Percorrere l'autostrada del Sole A1, uscire a Firenze certosa, continuare sulla superstrada RA3, uscire a Colle di Val d'Elsa Sud, prendere la SS 73 Senese Aretina, proseguire sulla SS 439 fino a Monterotondo Marittimo.
Da Genova

Seguire la direzione Genova - Livorno, prendere l'autostrada A12 direzione Roma fino a Rosignano Marittimo, imboccare la SS 1 Aurelia Dalla Superstrada SS 1 uscire a Venturina e proseguire sulla SS 398 fino a Monterotondo Marittimo.
  INDICAZIONI STRADALI

                                                                         

 
ITINERARIO: Da Monte Rotondo Marittimo a Sasso Pisano
Lunghezza: 3,5 km
Dislivello: 155 m
Difficoltà: Facile
Tempo indicativo: 2 Ore

Da Sasso Pisano alle Biancane a Monte Rotondo Marittimo Lunghezza: 3 Km
Dislivello: 155
Difficoltà: Facile
Tempo indicativo: 2 Ore

 
PARTECIPANTI:  14 escursionisti 


 

 

DIFFICOLTA’  -  (E)
 

 
TEMPI DI PERCORRENZA
4 h cammino
 


 
  SENTIERI CAI PERCORSI :
 Da Monterotondo M/mo non ci sono sentieri segnati ma bisogna seguire il percorso delimitato da corde sino a Sasso Pisano, da quì seguire segni bianco celesti associati a bianco rossi,sentiero n° 10  che si ricollega alle Biancane.
 
 
Traccia escursione        Scarica traccia GPS

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PUNTI D'APPOGGIO :
Sasso Pisano
 
ACQUA: Alla Partenza nelle vicinanze del punto informazioni e al paese di Sasso Pisano  
Periodo consigliato: tutto l'anno
                                  

      

                 

 

 

 

 

 

Foto escursione
              

 Non avendo conoscenza del posto dei toponimi  e le caratteristiche che lo distinguono mi limito a riportare la relazione trovata sul sito " La Arrozza del Gambini "all'indirizzo web http://carrozzadergambini.it/wfmenuconfig/download/category/15-gerfritr.html

Affascinante escursione a cavallo tra le province di Pisa e Grosseto, un anello di circa 7 km con un dislivello di 400 metri, che ci porterà a conoscere una delle aree geotermiche tra le più importanti al mondo per lo sfruttamento industriale e la produzione di elettricità utilizzando l'energia che si sprigiona dal sottosuolo.  Siamo partiti dal parcheggio nei pressi del campo sportivo di Sasso Pisano, in direzione sud, seguendo il sentiero che in costante salita, immerso in un lussureggiante castagneto, ci ha portato sul versante opposto della collina. Abbiamo attraversato l'ombroso bosco fino a che a un tratto, l'ambiente ha cambiato improvvisamente lasciando spazio a un terreno sassoso dove la vegetazione è quasi assente. Ci siamo così trovati in mezzo al Parco delle Biancane, una zona dove la forte aggressione chimica dell'acido solfidrico e di altri componenti dei fluidi geotermici, ha prodotto l'alterazione e lo sbiancamento delle rocce, trasformando in gesso i diaspri e i calcari presenti in tutta l'area. Questo ambiente particolare ha influito e ha modificato anche la vegetazione della zona, tanto che le piante hanno assunto l'aspetto di veri e propri endemismi. Non è raro trovare esemplari centenari di Quercia Sughera (Quercus Suber) e Cerro Sughera (Quercus Crenata), che riescono a trovare il loro habitat a 700 metri di altitudine grazie al calore sprigionato dal sottosuolo, nonostante le loro caratteristiche di piante eliofile e xerofile che temono i climi freddi. Lungo tutto il nostro avvincente percorso, saremo accompagnati anche da rigogliosi cespugli di Brugo (Calluna Vulgaris) un'Ericacea in grado di colonizzare terreni molto acidi e che alla fine dell'estate dipinge questo paesaggio con stupende fioriture color malva. Proseguiamo sempre risalendo fino a trovarci immersi in un ambiente inconsueto dove le rocce alterate assumono nuove tonalità di colore, con tutte le sfumature dal rosso, al giallo, al viola che ci regalano un effetto cromatico di particolare suggestività. Arriveremo così in cima alla collina per goderci il superbo panorama che dalle Colline Metallifere spazia fino al mare mostrando nelle giornate più limpide, perfino le isole dell'Arcipelago Toscano. Sullo sfondo, il maestoso refrigerante della vicina centrale di Monterotondo e in basso la conca delle Biancane, tra pennacchi di vapore e il chiarore delle rocce fumanti.  Molto interessante e spettacolare è l'anfiteatro naturale che si trova nella parte più bassa dell'anello, che col suo bagliore quasi accecante ci regala un'atmosfera veramente surreale. Continuando il tortuoso tracciato di scalette, ponticelli e staccionate, scorriamo lungo il perimetro di questo singolare luogo, ammirando da ogni prospettiva i particolari colori che lo dipingono e la straordinaria varietà delle piante che caratterizzano questo ambiente. Ritornati ad incrociare di nuovo il sentiero da cui siamo provenuti avremo l'accortezza di svoltare a sx per un nuovo tracciato che lambendo un castagneto e un piccolo laghetto ci porterà alla sommità del versante che guarda Sasso Pisano. Dovremmo fare attenzione ai passamano e alle scalinate in legno ( in parte purtroppo degradate dall'incuria e dalle piogge), fino a raggiungere un pendio pietroso dove cammineremo su un suolo ancor più arroventato, accompagnati dal gorgoglio del fluido geotermico che in alcuni punti scaturisce dalle fessure sotto forma di acqua e fango formando piccole pozze bollenti. I vapori che fuoriescono dalle fratture delle rocce con una temperatura intorno a 100°, sono costituiti per il 95% da vapore acqueo e per il resto da anidride carbonica, ammoniaca, metano, acido borico, vari gas nobili e acido solfidrico (idrogeno solforato) responsabile del tipico odore di uovo marcio che si sente nella zona.
Scendendo ancora, arriveremo in un punto dove l'azione delle manifestazioni geotermiche, ha creato una specie di alta trincea fumante al cui interno il vapore e l'odore si concentrano come in un girone infernale e dove le rocce intorno mostrano luccicanti cristallizzazioni di zolfo nativo.  Davanti a noi il panorama della vallata del Cornia e del piccolo borgo di Sasso Pisano ci accompagnerà fino allo spiazzo asfaltato che segna la fine del percorso. 
Volteremo a dx verso il paese per visitare il nuovo complesso balneabile del "Biolago", da dove raggiungeremo anche l'antico lavatoio pubblico alimentato da una sorgente termale a 36°.

Con un po' di tempo a disposizione, potremmo visitare anche il centro storico del paese, che conserva un affascinante aspetto medievale, con le sue curiosità e con l'interessante piccolo museo.

Alla prossima!!!

 

 

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