U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA

06/08/2018 Traversata Doganaccia - Libro Aperto - Abetone
DD

Abbi massimo rispetto per questo luogo e per tutto ciò che quassù trovi, se tu non l'hai portato con fatica, qualcun altro l'ha fatto.
Se tu, essere vivente, non credi in un essere supremo guardati attorno e 
pensa se tu saresti in grado di fare tutto ciò che il tuo occhio vede.
Amami ed io non ti tradirò.
Sii coraggioso e mi vincerai.
Ai 1500 metri dimentica chi sei, con persone di differente età usa il Voi,
con persone della stessa età usa il Tu.
Ai 2000 metri dimentica il mondo, gli affari, le tasse e goditi la vera pace.
Ai 2500 metri dimentica il tuo io, la boria, la cultura, la forza fisica, perché se quassù sei giunto, sei, in tutto e per tutto uguale agli altri che quassù stanno.
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi, io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò.
                                                                                                                                                                                                   LA MONTAGNA

 

Come arrivare:
Da Lucca: immettersi sulla SS 12 e raggiungere le indicazioni " Abetone - Modena", giunti in località Lima mantenersi sulla SS 12  e seguire per Abetone, dopo 6 km girare a destra per Cutigliano (1Km) e  seguire le indicazioni funivia - Da Firenze: Autostrada 11 Firenze - Pisa Nord, uscire a Pistoia e seguire le indicazioni per Abetone - Modena, immettersi sulla ex SS 66 seguendo sempre per Abetone, giunti in loc. Lima immettersi sulla SS 12  e seguire per Abetone, dopo 6 km girare a destra per Cutigliano (1Km) e  seguire le indicazioni funivia.
Per raggiungere la Doganaccia (m.1547), superato il paese di Cutigliano, si prosegue con l'automobile per circa km.14

                                                                                     - INDICAZIONI STRADALI -

 

 
ITINERARIO:
Doganaccia - Passo Croce Arcana - Colle Acqua Marcia - Cima Tauffi - Libro Aperto - Le Verginette - Abetone
 
 


 

 
PERIODO CONSIGLIATO:  Primavera a tutta l'estate, in inverno per escursionisti esperti di attrezzature invernali

DIFFICOLTA’  -  (E Allenata)

 
SENTIERI CAI PERCORSI : Sentiero 6  per Passo Croce Arcana
00   Sentiero di Crinale
 

ACQUA: Alla Doganaccia, al bar/rifugio La Casa Di Lapo, all'Abetone
t PUNTI D'APPOGGIO : Nessuno se non La casa di Lapo a breve distanza dall'Abetone
 
TEMPI DI PERCORRENZA
Ore 6
 
  PARTECIPANTI: 14  escursionisti

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Foto escursione

 

 

 

 

 

 

 


              

Il programma escursionistico per questa domenica ci porta, si spera, in un luogo fresco e noi francamente ce lo auguriamo, sarebbe già un conforto poter scappare dalla forte calura estiva.
Siamo in quattordici  e ci sposteremo con il pullman, destinazione Doganaccia.
Puntualmente partiamo e dopo un viaggio, assai tranquillo, giungiamo alla nostra meta anche se con qualche difficoltà dovuta alla stretta stradina che da Cutigliano porta appunto alla Doganaccia; località  sita nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano, deve il suo nome alla sua ragione storica; la località sorge infatti sui resti di un’antica dogana posta tra il Ducato di Modena e il Granducato di Toscana a (1547 mt.).
L'idea è quella di percorrere il lungo tratto di cresta che collega la Doganaccia e il Passo dell'Abetone  passando per la doppia vetta del Libro Aperto in un percorso che unisce storia e natura.
Questa escursione è una delle più classiche di tutto l’Appennino: come tutti i percorsi di crinale l’itinerario è molto vario e panoramico, con belle visioni sulle sottostanti vallate del Pistoiese e del Modenese, ma è anche abbastanza lungo anche se non presenta particolari difficoltà. Fra i luoghi degni di nota da un punto di vista storico e toponomastico ricordiamo il Monte Maiori (m. 1541), il Libro Aperto (m. 1937) e il Cervinara (m. 1716), non dimenticando di rilevare che lungo il percorso incontreremo numerosi cippi confinari in pietra serena, di forma cilindrica, risalenti alla fine del XVIII sec.: su alcuni di essi, là dove è ancora visibile, compare scolpita una M (sta per Modena) dalla parte del Modenese e una T (sta per Granducato di Toscana) dalla parte del Pistoiese; stavano ad indicare il confine fra i due Stati.
ddFinalmente si parte partiamo dal piazzale di arrivo della funivia e ci dirigiamo verso il sentiero n° 6 direzione Passo della Arcana.
Lasciato sulla destra il Rifugio Manzani ci incamminiamo a sinistra lungo il sentiero di crinale, che è il CAI n. 00, attraversando la strada carrozzabile Cutigliano – Fanano diretta verso la Capanna Tassone.  Percorrendo la carrozzabile giungiamo al Passo della Croce Arcana, a quota 1669 mt., riconoscibile già a distanza da un monumento agli alpini caratterizzato da un recinto con un cippo sormontato da un’aquila di bronzo e con pezzi d'artiglieria della 1’ Guerra Mondiale.
Qui ci siamo fermati per visitare il monumento e ci fermiamo a chiacchierare con gli ex alpini che oggi si sono ritrovati qui come ogni anno.
2Prendiamo il sentiero 00 che si sviluppa su un ampio crinale.
Già alla partenza l'aria era fresca e si respirava bene ma una volta sul crinale un vento abbastanza sostenuto proveniente da est ci rinfresca ulteriormente, male non è!!
Giungiamo alla località " Vista del Paradiso" dal nome dell’omonimo casolare che si trova in versante toscano e scende ad una depressione nota come Piaggiacalda a 1667 mt.
Poi proseguiamo su praterie di mirtilli e erba lussureggiante sino a giungere alla sommità erbosa chiamata i Balzoni 1753 mt.
Proseguiamo ancora, siamo in leggera discesa e raggiungiamo il Colle Acquamarcia, il nome a questa zona lo dà una pozza d'alpeggio collocata al centro di questa depressione, però se c'era doveva esser ben nascosta perché noi non lo abbiamo vista.
Ripartiamo e subito affrontiamo, ora, una balza rocciosa chiamata Costiera dei Tauffi , quindi una breve discesa e con una breve salita raggiungiamo la vetta della Cima Tauffi 1798 mt.
Breve sosta per uno spuntino e per reidratarsi; ripartiamo e adesso, forse, dobbiamo affrontare il tratto più delicato, dobbiamo necessariamente fare molta attenzione, scendiamo giù per il crinale e l'insidia è dovuta a sfasciumi e la forte pendenza 
Il crinale si fa poi molto stretto con passaggi esposti sul filo di cresta noti con il triste nome di Passo della Morte, comunque, fortunatamente, il sentiero 00 li evita aggirandoli sulla destra in versante modenese fino a giungere alla Sella est del Monte Lancino 1674mt.
Il camminino ci porta poi sulla vetta del Monte Lancino poi scendiamo alla sua Sella ovest.
Seguendo ancora lo 00 ci porta verso il versante toscano e percorriamo la costiera e la vetta del Monte Cervinara 1776 mt. e poi affrontiamo la ripida salita del fianco orientale del Libro Aperto, con ampie visione sia del versante toscano, roccioso e ripido, che di quello emiliano, con morbide ondulazioni ricoperte di piante di mirtilli.
Infine con un'ultima salita raggiungiamo la prima cima del Libro Aperto, chiamata, questa cima, anche  Monte Rotondo a quota 1963 mt.
Questa cima si trova in versante emiliano e quì pervengono diversi sentieri sia dall’Emilia che dalla Toscana.
Dalla cima si gode di un panorama vastissimo: verso nord la vetta del Monte Cimone fa da padrona, ma spostando lo sguardo a 360° si possono ammirare tutte le principali cime dell’Appennino tosco-emiliano.
Il Corno alle Scale verso ovest e più vicino la Croce Arcana, luoghi affascinanti e ricchi di storia e mistero. Le verdi valli della Toscana, dove scorre il torrente Sestaione, tra le province di Lucca e Pistoia. E verso ovest la nostra meta l'Abetone.
Ci  mettiamo sotto vento e sostiamo abbondantemente per pranzare e ammirare il panorama, non sono mancate neanche i momenti di ilarità. Però come sempre le lancette dell'orologio corrono quando si stà bene e quindi dobbiamo riprendere il cammino
Per tornare a valle seguiamo il sentiero C.A.I. 00, oltrepassando la Selletta del Libro Aperto e
Percorsi due-trecento metri, ci voltiamo ad ammirare le cime sulle quali abbiamo sostato e da qui si percepisce bene il motivo per il quale questo tratto appenninico ha preso il nome di Libro Aperto. Le due vette sui lati e le verdeggianti scarpate sottostanti appaiono come un immenso libro adagiato sul mondo, quando si dice che dobbiamo imparare a leggere i segnali della natura…
Scendiamo sul sentiero che corre lungo la linea dei cippi confinari settecenteschi fino a pervenire alla sella della Serra delle Motte o Foce della Verginetta  1502mt. al limite superiore del bosco dove giungono diversi sentieri e dove sorge un piccolo rifugio, la Casa di Lapo, aperto nei mesi estivi e dove si può acquistare qualcosa da mangiare.
Lasciata la Serra delle Motte ci dirigiamo verso ovest per incontrare, dopo pochi minuti di cammino, un’altra depressione nota come Serrabassa della Verginetta.
Da qui parte sulla destra una larga carrareccia, usata in inverno come pista da sci di fondo, a sinistra, lo 00 che sale sino alla vetta al Monte Maiore.
xNoi seguiamo la larga strada, più comoda, strada; incontriamo numerose famiglie a passeggio in un bellissimo bosco di abeti
Giungiamo alla località Verginetta dove si trova anche una bella fontana in pietra e ci rinfreschiamo un pò
Camminiamo ancora nella bellissima foresta dell’Abetone: passiamo fra grandi abeti e camminando su ampia strada forestale, arriviamo ad una sbarra e in poche decine di metri terminiamo la nostra escursione nel piazzale delle Piramidi.
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