U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

9-10-11 All'Alpe Dèvero - Crampiolo

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D’inverno, quando la neve copre i pascoli e le cime che circondano la piana, sull’Alpe Devero sembra di respirare davvero l’aria del grande Nord.

 

L’Alpe Devero si raggiunge da sud seguendo l’autostrada A26 Volti-Gravellona Toce sino a Gravellona. Quindi si prosegue seguendo il nuovo tracciato della statale 36 del Sempione, passando Domodossola, sino all'uscita per Crodo. Si esce dalla statale, seguendo per Baceno/Val Formazza, e arrivati nel centro di Baceno si prende la strada comunale (7Km) che sale a Devero. L'accesso all'Alpe è interdetto alle auto private che vanno lasciate nel parcheggio a pagamento sottostante.
Dalla Svizzera l'Alpe Devero è raggiungibile via Domodossola dal Passo del Sempione o dal Canton Ticino attraverso la Centovalli. L'Alpe Devero dista 150 Km da Milano, 250 Km da Genova, 200 Km da Torino, 75 Km da Briga, 280 da Ginevra.

                                                                                         - INDICAZIONI STRADALI -

 

 

  PARTECIPANTI:15 escursionisti

 

 

DIFFICOLTA’  -  (E)

 
TEMPI DI PERCORRENZA
4,30h cammino
 


 

PERIODO CONSIGLIATO:  (invernale): da Dicembre a aprile
 

 

 

   
 


Crampiolo
 
 
PUNTI D'APPOGGIO :
Crampiolo, Albergo Ristorante La Baita
 
 

Traccia Google hearth

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Foto escursione
              

Questa volta usciamo dalle nostre amate Apuane per recarci sulle Alpi Lepontine, al confine con la Svizzera.
Ci dividiamo in quattro auto, siamo in quindici.
Affrontiamo un lungo viaggio via Genova, poi seguendo per Alessandria seguiamo l'autotrada per Gravellona Toce. Usciamo a Turbigo e andiamo al vicino lago D'Orta dove facciamo una sosta per pranzare in riva al lago con la vista della caratteristica isoletta di Orta San Giulio.
Riprendiamo il viaggio ancora c'è ne è di strada!
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Si prosegue verso il Sempione, seguendo le indicazioni “Crodo – Val Formazza” sino a Baceno, ove si svolta a sinistra in direzione dell’Alpe Devero.
Troviamo una sbarra dove bisogna prendere il biglietto per il parcheggio a Devero, 6€ al giorno, qualche tornante e dopo circa un paio di km siamo alla nostra meta. Lasciamo le auto e subito partiamo per raggiungere il piccolo villaggio di Crampiolo. Rimaniamo immediatamente rapiti dal bellissimo ambiente che ci circonda,  La conca di Devero è completamente bianca, un colore candido, cangiante, dal quale spiccano le rocce chiare del Cervandone, con i profili orlati di neve. Al suo fianco la piramide della Punta della Rossa e, poco più lontano, il gruppo del Cistella, una sorta di quinta naturale che separa la Val Bondolero, attigua al Devero, dalla Val Cairasca, porta d’accesso per l’Alpe Veglia.  Il Parco dell’Alpe Devero è l’ideale continuazione dell’Alpe Veglia col quale, dal 1990, costituisce una delle zone protette più belle d’Europa.
si parte dalla località Ai Ponti (sede anche del parcheggio interrato) e si seguono le indicazioni verso Crampiolo.
Si supera un ponticello e si sale, moderatamente, nel bosco fino a Corte d’Ardui dove la traccia si divide. Ignorando la deviazione in salita sulla destra (verso l’Alpe Sangiatto e Corona Troggi) si prosegue verso Crampiolo che si raggiunge in breve tempo senza faticare troppo. Lo scenario è fiabesco, il piccolo abitato sembra essere rimasto com'era in tempi lontani e si inserisce con grazia in un ambiente naturale
ATTENZIONE! Non prendere la strada estiva per Crampiolo in quanto è  segnalato il pericolo valanghe lungo il sentiero estivo da Ai Ponti a Crampiolo che è visibilmente segnalato con cartelli di divieto di transito.

Giungiamo a quota 1767 metri dove 'è posto il villaggio di Crampiolo, un piccolo paesino di montagna nel magnifico parco naturale dell'Alpe Devero.qq
Questo piccolo e grazioso agglomerato di baite immerso nel verde e circondato da splendidi boschi di larici, non ha intaccato minimamente la bellezza della natura, anche grazie alla secolare cultura contadina che fa del rispetto e dello sfruttamento equilibrato dell'ambiente il suo principale e prezioso motivo di sostentamento.
Circondata da una corona di alte e spettacolari vette, la conca di Crampiolo è il luogo ideale per godere di un grandioso e spettacolare panorama. Ci portiamo subito presso la struttura che ci ospiterà per questi due giorni l'albergo La Baita. Siamo un po' stanchi e prendiamo subito possesso delle nostre camere assegnate poi aspettiamo l'ora della cena presso il bar davanti ad un piacevole spritz.
Ed ecco la cena buonissima per i buon gustai dei funghi.
Rimaniamo un po' a parlottare ma poi la stanchezza ha il sopravvento e piano paino ci si ritira ognuno nelle proprie stanze, dobbiamo riposarci per poter affrontare la ciaspolata che ci attende l'indomani.
La notte passa senza intoppi anche perché siamo sistemati in stanze da due, tre o quattro persone, quindi il pericolo russatori diminuisce.
il risveglio è bianco! Una bella nevicata è in atto. Intanto facciamo una ricca colazione di tipo continentale e, poi finalmente, ci incamminiamo per la nostra escursione verso il lago Sangiatto.
Itinerario semplice e panoramico, dal bosco verso ampi spazi aperti.
Devo essere sincero, il lago non lo abbiamo raggiunto perché le eventuali  indicazioni erano, se c'erano, sommerse dalla neve. Quindi siamo andati a naso e il girovagare tra i boschi di spogli larici ci porta all'Alpe Corte Corbenas, una bellissima vallata dove c'è una piccola baita d'alpeggio interamente sommersa dalla neve. Purtroppo abbiamo saltato il lago Sangiatto. Dopo una piccola sosta e molte fotografie riprendiamo a ciaspolare, prendiamo quello che sembra una bella traccia e ci portiamo sopra il lago di Devero che vediamo in basso, molto in basso. Il celo si apre per un attimo e sopra di noi  lo spettacolo delle vette innevate che si ergono dalla piana di Devero.
 Prendiamo a scendere per il ripido versante, forse un bel pò troppo ripido! Comunque scendiamo senza incidenti, solo qualche scivolone, niente di gravec. Infine giungiamo su un tratto pianeggiante e infine alla muraglia est della diga del lago Devero, Qui ci dividiamo in due gruppi, uno prende per scendere direttamente a Crampiolo, mentre con un altro gruppetto ci incamminiamo sul lago completamente ghiacciato.
Scendiamo con cautela e inizialmente scrutiamo bene che il ghiaccio sia abbastanza spesso ma poi ci rendiamo conto che non c'è nessun pericolo lo spessore è davvero notevole, dobbiamo stare solo attenti a non camminare troppo vicino ai bordi dove il peso del ghiaccio dalle sponde spacca il ghiaccio sottostante formando crepacci che comunque anche andandoci a finire dentro non succede niente la profondità si ferma a circa mezzo metro, meglio comunque starne lontano.
Camminiamo orami tranquillamente sulla superfice ghiacciata sino a doppiare un promontorio che forma il bacino della " dighetta", giriamo quindi a sinistra e risaliamo la sponda perss portarci ad un piccolo  e bellissimo villaggio d'alpeggio lo vogliamo raggiungere per poter pranzare. Nel salire la sponda abbiamo qualche difficoltà nel cercare di non finire in qualche crepaccio ma poi alla fine ci riusciamo e in breve siamo al villaggio, per noi senza nome.
Ci fermiamo poco per mangiare il nostro panino, fa troppo freddo! Riprendiamo il cammino e dobbiamo ridiscendere nel lago costeggiando la muraglia della diga per poi risalire la sponda sino a raggiungere la sommità della diga.
Prendiamo poi la pista battuta che porta sino a Crampiolo, in circa venti minuti siamo al nostro alberghetto. Dove ci riposiamo davanti ad un buonissimo spritz aspettando l'ora di cena. Cena che arriva confermando la bontà della cucina piemontese - Walser.
Il mattino dopo è ancora più " bianco", la neve scende abbondantemente, volevamo fare un'altra piccola escursione prima di tornare a casa ma tutta quella neve ci consiglia di riprendere al più presto la via di casa. Quindi dopo aver fatto colazione, prendiamo le nostre cose, salutiamo i gestori invitandoli a fare una foto di gruppo assieme a noi e poi riprendiamo la strada per Alpe Devero. Dopo pochi attimi di cammino scorgiamo un gruppo riconosciamo la cadenza della parlata, è Versiliese! Ma certo, sono gli amici della Montagna di Camaiore, ci fermiamo e salutiamo calorosamente.
Sembra fatto apposta, è già successo di incontrarci, la prima volta in Corsica e adesso qui, niente di strano sulle Apuane ma ritrovarci a distanza di centinaia di km è curioso.
Seguiamo lo stesso percorso fatto per salire a Crampiolo sotto una fitta nevicata, arrivati a Devero saliamo subito in macchina e ci dirigiamo verso Baceno, Facciamo una sosta a Croveo per far scorta di formaggi e prodotti tipici ma ben presto riprendiamo per Gravellona Toce  dove prenderemo l'autostrada  facendo tutto il restante viaggio sotto una pioggia torrenziale.
Con il meteo non siamo stati tanto fortunati ma comunque è stata una bella escursione in un posto fantastico, la compagnia ottima e per chi ha organizzato la gita è stata una bellissima soddisfazione aver visto tutti i componenti felici e soddisfatti, questo ci ha incoraggiato a proseguire a organizzare sempre più splendide escursioni.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato!
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Foto di gruppo con gestori dell'albergo La Baita 

 

 

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