Questa volta usciamo
dalle nostre amate Apuane per recarci sulle Alpi
Lepontine, al confine con la Svizzera.
Ci dividiamo
in quattro auto, siamo in quindici.
Affrontiamo un lungo
viaggio via Genova, poi seguendo per Alessandria
seguiamo l'autotrada per Gravellona Toce. Usciamo a
Turbigo e andiamo al vicino lago D'Orta dove facciamo
una sosta per pranzare in riva al lago con la vista
della caratteristica isoletta di Orta San Giulio.
Riprendiamo
il viaggio ancora c'è ne è di strada!
Troviamo una
sbarra dove bisogna prendere il biglietto per il
parcheggio a Devero, 6€ al giorno, qualche tornante e
dopo circa un paio di km siamo alla nostra meta.
Lasciamo le auto e subito partiamo per raggiungere il
piccolo villaggio di Crampiolo. Rimaniamo immediatamente
rapiti dal bellissimo ambiente che ci circonda, La conca
di Devero è completamente bianca, un colore candido, cangiante,
dal quale spiccano le rocce chiare del Cervandone, con i
profili orlati di neve. Al suo fianco la piramide della
Punta della Rossa e, poco più lontano, il gruppo del
Cistella, una sorta di quinta naturale che separa la Val
Bondolero, attigua al Devero, dalla Val Cairasca, porta
d’accesso per l’Alpe Veglia. Il Parco dell’Alpe Devero
è l’ideale continuazione dell’Alpe Veglia col quale, dal
1990, costituisce una delle zone protette più belle
d’Europa.
si parte
dalla località Ai Ponti (sede anche del parcheggio
interrato) e si seguono le indicazioni verso
Crampiolo.
Si supera un
ponticello e si sale, moderatamente, nel bosco fino a
Corte
d’Ardui
dove la traccia si divide. Ignorando la deviazione in
salita sulla destra (verso l’Alpe Sangiatto e Corona
Troggi) si prosegue verso
Crampiolo
che si raggiunge in breve tempo senza faticare troppo.
Lo scenario è fiabesco, il piccolo abitato sembra essere
rimasto com'era in tempi lontani e si inserisce con
grazia in un ambiente naturale
ATTENZIONE! Non
prendere la strada estiva per Crampiolo in quanto è
segnalato il pericolo valanghe lungo il sentiero estivo
da Ai Ponti a Crampiolo che è visibilmente segnalato con
cartelli di divieto di transito.
Giungiamo a quota 1767 metri
dove 'è posto il villaggio di Crampiolo, un piccolo paesino di montagna nel magnifico
parco naturale dell'Alpe Devero.
Questo piccolo e grazioso
agglomerato di baite immerso nel verde e circondato da
splendidi boschi di larici, non ha intaccato minimamente
la bellezza della natura, anche grazie alla secolare
cultura contadina che fa del rispetto e dello
sfruttamento equilibrato dell'ambiente il suo principale
e prezioso motivo di sostentamento.
Circondata da una corona di
alte e spettacolari vette, la conca di Crampiolo è il
luogo ideale per godere di un grandioso e spettacolare
panorama. Ci portiamo subito presso la struttura che ci
ospiterà per questi due giorni l'albergo La Baita. Siamo
un po' stanchi e prendiamo subito possesso delle nostre
camere assegnate poi aspettiamo l'ora della cena presso
il bar davanti ad un piacevole spritz.
Ed ecco la cena
buonissima per i buon gustai dei funghi.
Rimaniamo un
po' a parlottare ma poi la stanchezza ha il sopravvento
e piano paino ci si ritira ognuno nelle proprie stanze,
dobbiamo riposarci per poter affrontare la ciaspolata
che ci attende l'indomani.
La notte passa senza
intoppi anche perché siamo sistemati in stanze da due,
tre o quattro persone, quindi il pericolo russatori
diminuisce.
il risveglio è bianco! Una bella nevicata
è in atto. Intanto facciamo una ricca colazione di tipo
continentale e, poi
finalmente, ci incamminiamo per la nostra escursione verso
il lago Sangiatto.
Itinerario semplice e
panoramico, dal bosco verso ampi spazi aperti.
Devo essere sincero, il lago
non lo abbiamo raggiunto perché le eventuali
indicazioni erano, se c'erano, sommerse dalla neve.
Quindi siamo andati a naso e il girovagare tra i boschi
di spogli larici ci porta all'Alpe Corte Corbenas, una
bellissima vallata dove c'è una piccola baita d'alpeggio
interamente sommersa dalla neve. Purtroppo abbiamo
saltato il lago Sangiatto. Dopo una piccola sosta e
molte fotografie riprendiamo a ciaspolare, prendiamo
quello che sembra una bella traccia e ci portiamo sopra
il lago di Devero
che vediamo in basso, molto in basso.
Il celo si apre per un attimo e sopra di noi
lo spettacolo delle vette innevate che si ergono
dalla piana di Devero.
Prendiamo a scendere per il ripido versante, forse un
bel pò troppo ripido! Comunque scendiamo senza
incidenti, solo qualche scivolone, niente di grave.
Infine giungiamo su un tratto pianeggiante e infine alla
muraglia est della diga del lago Devero, Qui ci
dividiamo in due gruppi, uno prende per scendere
direttamente a Crampiolo, mentre con un altro gruppetto
ci incamminiamo sul lago completamente ghiacciato.
Scendiamo con cautela e inizialmente scrutiamo bene che
il ghiaccio sia abbastanza spesso ma poi ci rendiamo
conto che non c'è nessun pericolo lo spessore è davvero
notevole, dobbiamo stare solo attenti a non camminare
troppo vicino ai bordi dove il peso del ghiaccio dalle
sponde spacca il ghiaccio sottostante formando crepacci
che comunque anche andandoci a finire dentro non succede
niente la profondità si ferma a circa mezzo metro,
meglio comunque starne lontano.
Camminiamo orami
tranquillamente sulla superfice ghiacciata sino a
doppiare un promontorio che forma il bacino della "
dighetta", giriamo quindi a sinistra e risaliamo la
sponda per
portarci ad un piccolo e bellissimo villaggio
d'alpeggio lo vogliamo raggiungere per poter pranzare.
Nel salire la sponda abbiamo qualche difficoltà nel
cercare di non finire in qualche crepaccio ma poi alla
fine ci riusciamo e in breve siamo al villaggio, per noi
senza nome.
Ci fermiamo poco per mangiare il nostro
panino, fa troppo freddo! Riprendiamo il cammino e
dobbiamo ridiscendere nel lago costeggiando la muraglia
della diga per poi risalire la sponda sino a raggiungere
la sommità della diga.
Prendiamo poi la pista battuta
che porta sino a Crampiolo, in circa venti minuti siamo
al nostro alberghetto. Dove ci riposiamo davanti ad un
buonissimo spritz aspettando l'ora di cena. Cena che
arriva confermando la bontà della cucina piemontese -
Walser.
Il mattino dopo è ancora più " bianco", la
neve scende abbondantemente, volevamo fare un'altra
piccola escursione prima di tornare a casa ma tutta
quella neve ci consiglia di riprendere al più presto la
via di casa. Quindi dopo aver fatto colazione, prendiamo
le nostre cose, salutiamo i gestori invitandoli a fare
una foto di gruppo assieme a noi e poi riprendiamo la
strada per Alpe Devero. Dopo pochi attimi di cammino
scorgiamo un gruppo riconosciamo la cadenza della
parlata, è Versiliese! Ma certo, sono gli amici della
Montagna di Camaiore, ci fermiamo e salutiamo
calorosamente.
Sembra fatto apposta, è già successo di
incontrarci, la prima volta in Corsica e adesso qui,
niente di strano sulle Apuane ma ritrovarci a distanza
di centinaia di km è curioso.
Seguiamo lo stesso
percorso fatto per salire a Crampiolo sotto una
fitta nevicata, arrivati a Devero saliamo subito in
macchina e ci dirigiamo verso Baceno, Facciamo una
sosta a Croveo per far scorta di formaggi e prodotti
tipici ma ben presto riprendiamo per Gravellona Toce
dove prenderemo l'autostrada facendo tutto il
restante viaggio sotto una pioggia torrenziale.
Con il meteo non siamo stati tanto fortunati ma
comunque è stata una bella escursione in un posto
fantastico, la compagnia ottima e per chi ha
organizzato la gita è stata una bellissima
soddisfazione aver visto tutti i componenti felici e
soddisfatti, questo ci ha incoraggiato a proseguire
a organizzare sempre più splendide escursioni.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno
partecipato!