Con questa escursione riiniziamo la stagione
escursionistica della sezione UOEI di Ripa di
Versilia per il 2018.
Nel calendario proponiamo una giornata gioviale
tra soci al rifugio
UOEI di Pietrasanta al Passo delle Radici.
Veramente
questa non è stata una vera e propria escursione ma un
ritrovarsi tutti assieme lasciando liberi di praticare le
attività che aggradano di più.
Il nostro gruppo composto
da dodici persone si è portato al rifugio
del Passo delle Radici già dal pomeriggio del 27.
Arriviamo
alla spicciolata e con rammarico notiamo che la neve è
scarsa, comunque pare che la nostra escursione la potremo
fare lo stesso.
Visto che è presto ci dividiamo i vari
gruppetti e facciamo due passi in autonomia chi di qui chi
di là. Ben presto cala la sera e la temperatura cala, sarà
meglio rientrare nel confortevole tepore del rifugio.
E
che fare ora? Naturalmente diamo inizio
all'
happy hour, preludio di una buonissima cena.
Solitamente portiamo cibo per una settimana ma stranamente
quest'anno siamo riusciti a fare una spesa per tutti e
purché gli alimenti non scarseggiassero non sono stati
esagerati.
Praticamente tra l'happy hour e
la cena non c'è stato stacco e ci siamo trovati
dall'aperitivo a un buonissimo risotto allo zafferano, tanti formaggi, salumi,
acciughe marinate, sott'olio, dolci e caffè il tutto
accompagnato da buonissimi vini. A fine pranzo abbiamo
festeggiato l'amico Marco che festeggia il suo ennesimo
compleanno, per decenza non dirò quanti anni compie,
comunque li dimostra tutti!
Per passare il tempo chi
gioca a carte chi chiacchera chi fa oroscopi. Io e il
fotografo ufficiale del gruppo, Erio, Usciamo a fare qualche
foto in notturna, sempre suggestive con la neve.
Arriva
anche l'ora di tuffarci sul materasso e poggiare la testa su
morbidi cuscini cullandoci tra le braccia di Morfeo.
La notte , comunque, passa senza niente di
tragico o peggio di quello già sentito.
Arriva la mattina, subito
un'occhiata al tempo e le previsioni non hanno sbagliato è
proprio una bella giornata!
Intanto che facciamo
colazione arrivano i primi amici che sono partiti di buon
ora per essere presto al rifugio, offriamo anche a loro un
caffè caldo e quando tutto il gruppo è al completo siamo
pronti per partire.
L'escursione di rito per questa
giornata e il raggiungere la cima dell'Alpicella delle
Radici a metri
1708
mt. Partiamo dalla strada, sterrata, in inverno tracciato di
sci di fondo,
questa strada, ben segnalata,
coincide in questo punto col sentiero 00 di crinale e
ricalca il tracciato dell’ antica Via Bibulca, così chiamata
perché l’antico tracciato aveva un’ampiezza tale da
consentire il passaggio di un carro tirato da una coppia di
buoi. La storia della Bibulca è legata alle vicende che
dall’antichità interessarono la valle del Secchia: la zona
fu area di insediamento, a partire dal 2000 a. C., dei
Friniati, una tribù che faceva parte della popolazione dei
Liguri; questi impegnarono i Romani in una lunga guerra
prima di venire definitivamente sconfitti nel 175 a. C.,
come racconta Tito Livio. Durante questa guerra i Romani
realizzarono una importante rete viaria che consentì loro di
accerchiare i Friniati per poi sottometterli: la successiva
colonizzazione ad opera dei legionari romani ai quali, al
termine della loro carriera, erano state donate queste terre
comportò lo sviluppo di una fitta rete di sentieri tra i
quali la Via Bibulca, molto importante perché così larga da
permettere in transito di un carro trainato da una coppia di
buoi. ( dal sito
http://www.alpiapuane.com
)
Partiamo camminando tra gli alti faggi, la partenza
per chi non aveva mai provato e un po' goffa in breve tempo
tutti prendono il ritmo e andiamo spediti.
Partiamo dal rifugio e seguiamo
le piste da sci di fondo che vanno verso sinistra rispetto
al rifugio, le percorriamo brevemente e.... ora la relazione
non può essere precisa in quanto abbiamo continuato
orientandoci un po' a vista e un pò a lume di naso.
Inizialmente seguiamo le piste da sci di fondo ma poi
seguiamo il segnavia 00 che sale verso il Giovarello.
Seguiamo in un lungo saliscendi il sentiero o perlomeno
quello che sarebbe senza neve, ci orientiamo seguendo i
segni bianco rossi del CAI non sempre ben visibili.
Il sentiero prosegue in leggera salita e
dai vari tornanti che incontriamo ammiriamo il bellissimo
panorama che ci si pone davanti: l'intera catena delle
nostre Apuane si staglia davanti a noi ricoperta dalla neve
e inondata dai raggi sole spiccando nel celo blù, sulla
nostra sinistra fa sfoggio Bocca di Massa e il monte Cella.
Entriamo in un'abetaia
proseguiamo ancora un pò e in breve arriviamo in vetta all'
Alpicella.
Dalla vetta lo sguardo oltre che spaziare
verso le Apuane si spinge anche verso la Pianura Padana e in
lontananza risalta la caratteristica sagoma della
Pietra di Bismantova.
Ci facciamo le foto di rito e vista l'ora tarda ripartiamo alla volta del
Passo dove ci attendono altri amici.
Scendiamo dal versante opposto,
verso i prati di San Giminiano.
Appena sotto la vetta
dell'Alpicella prendiamo il segnavia dello 00 in direzione
appunto del Passo delle Radici.
Passiamo sopra le vecchie
piste da sci di San Giminiano e poi giungiamo su delle
vecchie piste di sci di fondo a pochi minuti dal Passo delle
Radici.
Eccoci siamo al rifugio ora per concludere
degnamente la giornata tutti a tavola dando fondo alle
scorte che non mancavano, sembrava di vedere la
moltiplicazione dei pani e dei pesci, più ne mangiavamo più
ne spuntava.
Le lancette dell'orologio sembrano in certi
momenti essere più veloci e in men che non si dica è già
l'ora di sbaraccare, ci mettiamo tutti assieme a riordinare
mentre qualcuno si dedicava alle ultime scivolate sulla
neve.
E' stata un' esperienza positiva, infatti siamo
potuti stare assieme condividendo la gioia di una giornata
passata spensieratamente infatti i veri amici amano
condividere i momenti preziosi che la vita riserva loro,
come le piccole cose dell'esistenza per cui vale la pena di
vivere ogni giorno.