U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

GITA NELLA FRANCIACORTA PER "CANTINE APERTE"

Domenica 26 Maggio

In una ristretta zona della provincia di Brescia, a sud del lago d’Iseo, su un terreno ricco di colline degradanti è situata la Franciacorta. Un panorama antico e familiare, conservato attraverso i secoli, con splendide ville rinascimentali e castelli medioevali; un terreno morenico - calcareo d’antica origine glaciale ed il clima temperato la rende specialmente adatta alla coltura della vite. In questa regione, il legame tra territorio e vino è ovunque inscindibile e rafforza il valore delle due componenti: l’alta qualità e l’offerta turistica.
Partenza dunque! Da Ripa alle 5,50 per un discreto ritardo dovuto ad un inconveniente occorso all’auto di un partecipante, con un cielo coperto ma forti delle previsioni che annunciavano sole al nord. Sosta a Medesano ed arrivo in perfetto orario a Borgonato presso la cantina F.lli Berlucchi dove, siamo i primi visitatori della mattinata, veniamo accolti con grande cordialità dalla proprietaria.
Svolte le formalità: compilazione del modulo necessario al rilascio della scheda d’ingresso alle varie cantine della zona, veniamo omaggiati del bicchiere commemorativo che ci accompagnerà nei numerosi assaggi. Il rilascio della tessera, infatti, da diritto a visitare sei cantine diverse e ad assaggiare i prodotti vinicoli semplicemente presentandosi ai sommelier muniti del bicchiere che ognuno si porta nell’apposita tracolla.
L’azienda, di proprietà di cinque fratelli che proseguono l’attività del padre Antonio, possiede cinquanta ettari di vigneti interamente coltivati con criteri d’agricoltura biologica. I filari sono inerbati, lo sfalcio e la triturazione dell’erba che viene lasciata in loco serve, ad esempio, per la concimazione del terreno. In testa ad ogni filare è piantata una rosa che oltre ad ingentilire il vigneto segnala in anticipo l’attacco dell’oidio, un pericoloso fungo molto dannoso per la vite, riducendo così la necessità d’interventi a calendario. Solamente da questi trae la materia prima dei propri vini.
Produce tutti i tipi di vino previsti dal disciplinare e, ultima nata, la Grappa di Franciacorta. L’attività si svolge negli antichi edifici restaurati, dove sono ancora ben conservati alcuni affreschi del 500 e austeri volti del 200, che testimoniano la continuità tra la tradizione storica familiare ed una moderna attività operativa.
Un breve tragitto in pullman, ma sono davvero poche centinaia di metri, ci porta a visitare la cantina "Guido Berlucchi" forse la più famosa della Franciacorta. Sul mercato da quasi 40 anni, fondata nel 1961 con l’intenzione di offrire un’alternativa tutta italiana allo Champagne, può essere considerata a buon diritto la "griffe" storica del gruppo. Conta una produzione di oltre 4.600.000 bottiglie.
Qui siamo accolti da in un’atmosfera cordiale, ma molto meno casalinga, nell’ampio salone che subito lascia intravedere l’importanza della casa vinicola. Al centro una piramide di bottiglie del millesimato 2000, ovviamente non ancora commercializzato, reso ancora più prezioso dall’etichetta che riproduce la scultura che Arnaldo Pomodoro ha realizzato per l’azienda, visibile su una parete del salone.
La visita della cantina, seppur veloce per la considerevole affluenza, consente di scoprire tutte le meraviglie contenute nell’immenso sotterraneo, 15.000 m quadrati, guidati dal proprietario Sign. Ziliani. Dopo una visita necessariamente parziale alla zona più antica, le prime volte sotto le quali nacque il Berlucchi, si possono ammirare le sterminate cataste di bottiglie che,
in un clima ideale creato con una sapiente distribuzione degli spazi e della ventilazione, maturano le famose "bollicine". Lasciamo infine Borgonato per recarci ad Erbusco presso l’Agricola Boschi per la terza visita della mattinata e per il pranzo. All’arrivo siamo accolti dal profumo e dalla vista di un’imponente grigliata. L’atmosfera, la gioiosa accoglienza del proprietario e … una copiosa disponibilità di vini ci fanno desistere dalla visita della cantina e decidere per l’accogliente, e strapiena, sala da pranzo (erano però, a nostra discolpa, le 12,30).
L’Agricola Boschi, situata nel cuore della Franciacorta, è l’affascinate immagine di cantine che custodiscono botti di rovere di Slavonia, nel cui interno si affinano i profumati vini Terre di Franciacorta, e nelle barriques di rovere francese sono accudite le speciali riserve dei vini bianchi. L’azienda annovera nella sua produzione anche i famosissimi "bollicine": dal Franciacorta DOCG ai millesimati. In quest’atmosfera il pranzo si protrae a lungo ed alle 16,30, quando siamo finalmente pronti per partire, è oramai tardi per la visita dell’ultima cantina in programma. Decidiamo di recarci direttamente a Bergamo per una veloce visita della Città Alta.
Bergamo ha probabili origini celtiche, il nome in lingua locale (Bèrghem) significa appunto "abitazione sul monte". Il poco tempo disponibile ha consentito solo una rapida visita della Piazza Vecchia e, attraversati i portici del Palazzo della Ragione, la piazzetta del Duomo con la Basilica di S. Maria Maggiore, la mirabile Cappella Colleoni (con la tomba del grande condottiero) e il Battistero.

Alla partenza, inderogabilmente fissata per le 18,30 da Marcello Da Prato dimostratosi ancora una volta accorto e brillante capo gita, alcuni lamentavano il poco tempo avuto per la visita. D’altronde la gita, dedicata essenzialmente alla scoperta della Franciacorta enologica, aveva offerto a tutti la possibilità di soddisfare ogni curiosità in materia.

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