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Un appuntamento che si ripete
ogni anno, nel mese di ottobre, per la nostra Sezione è quello
della smondinata . Giornata nella quale escursionisti più e meno
esperti si ritrovano per un’allegra scampagnata con amici e familiari.Quest’anno
la nostra smondinata è coincisa con la spolentata della sezione
Uoeina di Pietrasanta. Binomio gastronomico che se bagnato da un buon
vino, tra l’altro, si fonde molto bene.La nostra escursione partiva
tra un ritardo, un rimprovero e una battuta alle 08,30 dalla sede di
Ripa con destinazione il paese di Pruno dove avremmo iniziato la camminata
verso il rifugio della Fania, meta quest’anno della festa.
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comitiva composta da quattordici amici assaporava già il
succulento menù che avrebbe trovato poi all’ombra della secolare
pianta (la "fania" appunto).Salendo per il meraviglioso
sentiero che parte da Pruno ci dedicavamo alla raccolta delle castagne
redarguiti dai più esperti che ci propinavano consigli sulla
qualità e bontà dei suddetti marroni.Il tempo che
ci ha accolto era abbastanza bello, facendo così confluire
alla Fania molte persone e destando in noi il sospetto che la polenta
e salsicce preparati dagli amici di Pietrasanta no sarebbe stata
sufficiente per tutti!La frase scaramantica per l’occasione era:
"MA TANTO IO MI SONO PORTATO IL PANINO DA CASA"
la speranza però era quella che lo stesso se ne restasse
nello zaino.Dopo circa due ore di tranquilla passeggiata, tra discorsi
più o meno seri e sacchetti che si stavano rigonfiando per
la raccolta delle castagne, siamo giunti alla nostra meta.Il sospetto
che avevamo poco prima si stava trasformando in realtà: dato
che la moltitudine di gente che già era al rifugio, e che
continuava ad arrivare, era numerosa. |
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Va bè pazienza!Comunque fra strette di mano e sguardi stupiti
ci siamo salutati con gli amici dell’ U.O.E.I. di Pietrasanta e di Faenza
. Quest’ultimi arrivati per partecipare alla convocazione intersezionale
dell’ U.O.E.I di Pietrasanta.Mentre qualcuno faceva previsioni per i
programmi futuri qualcunaltro si sdraiava sull’erba. Iniziava la cerimonia
presieduta dal Presidente dell’ U.O.E.I. di Pietrasanta: il conferimento
di diplomi al merito ai giovani del gruppo scout uoeino a qualche genitore
e ad alcuni soci .Si arrivava così all’ora più desiderata
quel giorno.Quando polenta e salsicce erano cotte la fila che si è
formata sotto la finestra della cucina dalla quale veniva servito l’atteso
piatto è stata degna dei migliori ristoranti self service, o
mense militari, fugando perciò il dubbio che non fosse abbastanza
e permettendo ai più mangioni addirittura il bis. Meno male!Accesi
i fuochi dopo aver consumato il pranzo, non dimenticando di bagnarlo
doverosamente, ci si preoccupava che ci fosse abbastanza vino per accompagnalo
alle caldarroste.Dopo alcune padellate di mondine è arrivata
l’ora del rientro. Salutati gli amici che restavano lì con i
compagni della mattina siamo tornati sui nostri passi.
Per chi è abituato
ad escursioni su vette impegnative, a camminare per ore ed ore, ma anche
chi invece fa una vita più sedentaria e considera già
la gita alla Fania come qualcosa di veramente faticoso, non può
rinunciare a questa giornata come ad un rilassante ritrovo festoso
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