U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

ESCURSIONE MONTE CROCE STELE VOTIVA "MADONNA DELLA MONTAGNA"
Per ricordare l'80° di Fondazione della Sezione
Giugno 1923 - Giugno 2003
15 Giugno 2003
Era il lontano 1923 quando un gruppo di ragazzi di Ripa iniziarono a tracciare le basi di quella che, da lì a breve, sarebbe divenuta la Sezione U.O.E.I. Ripa di Versilia. Allora si riunivano nei locali della Pubblica Assistenza e ben presto al gruppo si unirono anche gli "anziani", che iniziavano a capire la serietà e l'impegno di quei ragazzi. Da allora, e dai primi incontri nel vecchio fondo messo a disposizione dal padre di uno dei fondatori, si sono succedute varie vicende: dalle prime scampagnate, più che escursioni, ai congressi interregionali presso la Torre Aghinolfi, ai raduni nazionali. Fino allo scioglimento nell'epoca fascista che imponeva alle associazioni di entrare a far parte dell'Opera Nazionale Dopolavoro. Fu dopo l'immane tragedia della guerra che la Sezione si ricostituì nel 1949 con la ricostruzione del paese interamente distrutto. Da allora ha organizzato gite turistiche, culturali, alpinistiche, raduni ed allestito mostre e concorsi, sempre con larga partecipazione di Soci e simpatizzanti. Nei primi anni dopo la ricostituzione, ha pubblicato un periodico dal titolo "Baita Apuana" e nel 1978, sul Monte Croce, durante una cerimonia che vide una numerosa partecipazione di uoeini toscani ed alla presenza del Presidente Nazionale Prof. Antonio Valfrè, ha posto una Stele Votiva alla Madonna della Montagna. La Sezione venne chiamata l'incontentabile in ambito nazionale per la grande voglia e passione di nuove iniziative. Il 7 settembre 1991, alla presenza di tutte le Sezioni, del Presidente e del Segretario Nazionale della UOEI, con la partecipazione del Sindaco di Seravezza, del Parroco di Ripa ed altre Autorità e rappresentanti di associazioni del paese, è stata inaugurata la nuova Sede Sociale dove oggi si trova. L'attività è andata sempre crescendo, con l'organizzazione di escursioni locali e sulle più importanti montagne di tutta Italia, con le gite turistiche, con le iniziative culturali, col campeggio estivo per ragazzi. Il Monte Croce, il nostro monte simbolo, ci è sembrato da subito il luogo più appropriato per ricordare gli ottanta anni della nostra Sezione e per farlo nel modo che ci è più familiare: con un'escursione e una cerimonia semplice ma significativa e convito finale.
Ci siamo ritrovati come d'abitudine davanti alla Sede e in pullman abbiamo raggiunto Stazzema per imboccare il facile sentiero che, seguendo quasi per intero il tracciato della vecchia mulattiera che collegava la vallata del Cardoso a quella di Palagnana, conduce con facilità alla Foce delle Porchette. Situata tra il monte Nona e il monte Croce è stata da sempre la porta che gli abitanti di Palagnana, e delle numerose borgate limitrofe, utilizzavano per i commerci con la Versilia o per raggiungere il comune a Ponte Stazzemese.Oramai le automobili e la carrozzabile l'hanno resa inutile per questi scopi; tuttavia conserva ancora un fascino particolare in tutti noi che siamo ancora memori delle fatiche delle "genti dai monti".In breve abbiamo raggiunto la Stele dove abbiamo incontrato un gruppo di amici uoeini di Pietrasanta venuti anch'essi per partecipare alla celebrazione.Speravamo di essere numerosi e non siamo rimasti delusi: 48 tra soci, simpatizzanti e amici sono davvero un bel numero.
Il Segretario Marcello Da prato ha pronunciato un breve ma, come nel suo stile, significativo discorso nel quale, sottolineando la nostra scarsa propensione per le cerimonie e per i discorsi, ha evidenziato quanto la Stele Votiva , monumento unico realizzato dalla nostra Sezione, rappresenti per tutti i Soci, vecchi e nuovi, un valore di straordinaria valenza affettiva oltre che un indiscutibile valore artistico.

Un ricordo affettuoso è andato poi a tutti coloro che con ferrea volontà hanno voluto e realizzato l'opera.

Il Vice Presidente Lorenzo Salvatori legge quindi la lettera che il nostro Presidente Carlo Bresciani, impossibilitato a partecipare, ha voluto indirizzare a tutti i Soci.

Avrei voluto essere con voi in questa magnifica giornata, se non sul "Monte" almeno nel momento meno faticoso del pranzo. Avrei voluto, molto volentieri, condividere con voi il ricordo di questo momento così speciale e ricco di significato per la nostra Sezione: l'80° anniversario della sua costituzione. Ottant'anni! Si potrebbe dire "quasi una vita trascorsa"… invece così animata da tanta vitalità, come oggi mi testimoniate, che si esprime grazie al continuo avvicendarsi di persone che, con sempre rinnovato entusiasmo e accesa passione, oggi come allora sanno ritrovarsi uniti attorno a quell'ideale di fraterna amicizia ispiratore della nostra Associazione e che soprattutto nel "Monte" trova il suo legame migliore e più duraturo. Sarebbe doveroso e giusto ricordare oggi tutti i protagonisti di questa splendida avventura: coloro che l'hanno iniziate, quasi per scommessa nel lontano 1923, in tempi non proprio favorevoli alla proliferazione di certi scomodi ideali; chi, sgombrate le macerie del paese distrutto, l'ha saputa ravvivare con la ricostituzione della Sezione nel 1949; quanti negli anni a venire l'hanno alimentata per affidarla a noi che oggi, sia pure avvertendone tutta la responsabilità ma consapevoli dell'enorme valore ereditato, possiamo esserne orgogliosamente i provvisori tutori. Ma sarebbe ingiustizia maggiore, seppure involontariamente, scordarne tra tanti anche soltanto uno. Allora, per tutti, rivolgendo il mio pensiero ad ognuno di loro indistintamente ed in questo invitandovi ad unirvi a me, menzionerò solo Antonio Tessa, cui la Sezione è intitolata, che ebbe il merito di assumersi, lui già adulto, l'onere di presiedere e guidare un manipolo di giovinastri, garantendo così la sopravvivenza della neonata Sezione di Ripa anche, se vogliamo, contro ogni pronostico… il che rende ancora più prezioso questo momento così particolare della nostra storia. Non intendo dilungarmi oltre, conoscendo la vostra (ma anche la mia) scarsa propensione alle cerimonie e ai discorsi di circostanza e intuendo il forte desiderio che vi pervade di proseguire l'escursione, per una volta, verso la tavola imbandita. Quindi a tutti voi, che siate Soci oppure no (casomai, potete sempre diventarlo) ed ai "cugini" pietrasantesi che hanno voluto onorarci con la loro presenza, rivolgo il mio riconoscente ringraziamento e, con l'augurio che possiate proseguire splendidamente questa speciale giornata, vi giunga il mio più cordiale saluto.

Il Consigliere Marco Dati ha quindi dato lettura del saluto indirizzatoci dal Presidente della Sezione di Pietrasanta signor Antonio Dalle Luche:

Carissimo Carlo, nell'80° anniversario di fondazione della Tua Sezione, alla quale ci legano forti vincoli di amicizia e di collaborazione, ci stringiamo idealmente a tutti Voi, con il nostro affetto e simpatia. Il modesto contributo qui unito vuol essere un tangibile segno dei legami esistenti fra le nostre due Sezioni. Una rappresentanza della mia Sezione sarà sicuramente presente alla gita sul Monte Croce di domenica prossima, per rendere omaggio alla stele votiva da Voi collocata nel lontano 1978. Complimenti a Te e a tutto il Tuo Consiglio Direttivo per l'intensa attività esplicata, che onora l'UOEI tutta.

Una cerimonia semplice nella forma ma ricca di valenza per i ricordi e i vincoli di amicizia che ha saputo rinnovare. I saluti e gli auguri scambiati tra i componenti del nostro gruppo e gli altri partecipanti hanno concluso la cerimonia, al termine della quale ci siamo avviati, in verità senza fretta, verso Palagnana.

Eravamo in perfetto orario e desiderosi di camminare, abbiamo perciò deciso di percorrere il sentiero più lungo, ma in ombra! che aggira il Colle delle Baldorie e conduce fino al Termine dove abbiamo imboccato la comoda mulattiera che in breve porta alla borgata della Campanella e quindi alla carrozzabile per il fondovalle. Ora il sole si fa davvero sentire e il gruppo si fraziona, niente di meglio quindi che fermarci all'ombra di una quercia per attendere i ritardatari. Quando giungiamo nella borgata di Zarli prendiamo letteralmente d'assalto una fonte e ci concediamo un breve ma meritato riposo per proseguire poi per Palagnana seguendo la carrozzabile, oramai l'unico percorso agibile.

Una cicatrice a nostro giudizio perennemente sanguinante sull' epidermide di una montagna un tempo dura ma bellissima.

Una carrozzabile che ha portato effimero benessere, carcasse di autoveicoli, inquinamento, rumori e dissesto, producendo la scomparsa pressoché totale dell'antica sentieristica che aveva visto generazioni di palagnini faticare per guadagnarsi una vita magari misera ma dignitosissima. Una realizzazione che mai si integrerà col paesaggio, che non ha arrestato l'emorragia di residenti e funzionale solo ad un becero turismo di rapina. Alle tredici siamo comunque a Palagnana per il meritato pranzo; ci rinfreschiamo alla fontana pubblica rendendoci un tantino presentabili prima di accomodarci nell'accogliente sala del ristorante "Dalla Gè".

Commemorazione semplice ma tuttavia emblematica, pienamente rappresentativa dello spirito con cui noi della Sezione di Ripa viviamo l'apparteneza all'Associazione U.O.E.I. : con viva attenzione alla nostra storia, con rispettoso amore per la montagna e, soprattutto, con fraterna amicizia.

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