U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

Pietra di Bismantova
Ferrata degli Alpini


Domenica 8 Giugno

Percorso: dall'Eremo di San Benedetto si percorre un breve sentiero (15 minuti)
seguendo le indicazioni "Ferrata degli alpini" fino all'attacco
Segnaletica: bianco/rossa CAI segnavia 699per accesso poi giallo/rossa
Dislivello: 100 m.circa - lunghezza 600 metri circa Tempo di percorrenza: 40 - 70 minuti
Classificazione: EE solo per escursionisti esperti
con attrezzatura da ferrata
Punti sosta: Rifugio Kreuz
Acqua: alla partenza presso il rifugio e presso l'eremo di San Benedetto Periodo consigliato: tutto l'anno solo in presenza di bel tempo

Questa escursione non era nel programma ufficiale della Sezione ma, un po’ per allenarci, un po’ per puro divertimento, abbiamo deciso di cimentarci in questa spericolata salita. Come previsto ci siamo trovati (14 partecipanti) alle 06,00 davanti alla sede e subito siamo partititi alla volta di Castelnuovo ne’ Monti in provincia di Reggio Emilia, sull’Appennino reggiano. Si percorre l ’autostrada sino ad Aulla proseguendo poi sulla statale n°66 in direzione Passo del Cerreto.
Una volta giunti abbiamo seguito le indicazioni per la Pietra di Bismantova sino a Piazza Dante dove abbiamo lasciato le auto. Subito abbiamo portato lo sguardo in alto dove diverse calate di corde indicavano altrettante vie di arrampicata e poi seguendo le indicazioni siamo saliti su una scalinata alla base della parete, dove è situato l’eremo di San Benedetto: da qui parte il facile sentiero che in circa quaranta minuti porta in vetta. Il nostro percorso, invece, ci porta dalla parte opposta; infatti bisogna andare a destra seguendo le indicazioni: il tragitto è breve, circa 15 minuti; all’inizio si procede su una cresta e con l’aiuto di cavi ben fissati si scende in una specie di grotta che dobbiamo discendere fino a trovare un sentiero che costeggia la parete. Abbiamo faticato un po’ a trovare il sentiero giusto, infatti qui mancano segnali e sono presenti invece diverse tracce che portano a vie di arrampicata; comunque bisognava stare sotto la parete fino a che non arriviamo all’attacco della ferrata vera e propria: la targa “Ferrata degli Alpini”, apposta alla base della parete, ci confermava che da qui iniziava l’attacco. Subito abbiamo tirato fuori dallo zaino l’attrezzatura da ferrata, imbraco, dissipatore a due moschettoni e caschetto, e più o meno tutti ci siamo legati con nodo a otto cucito e subito su! Carichi di adrenalina.
Prima di arrivare al cavo della ferrata abbiamo dovuto superare un breve tratto e poi subito agganciamo i moschettoni, si sale su pareti praticamente in verticale, la salita è facilitata da staffe fissate sulla parete. Naturalmente l’ilarità e il vocio dell’inizio via via scemano e la concentrazione è rivolta solo alla salita. Dopo un’ora e mezzo siamo arrivati ad una breve scaletta e in cima a questa usciamo sul pianoro sommitale. Via via che usciamo dalla ferrata ci accogliamo a vicenda da calorose strette di mano e baci da parte delle signore, senza nascondere la soddisfazione di aver salito questa parete che dal basso sembrava invalicabile, per dire la verità c’è anche chi arrivato si è lasciato andare in urla di sfogo e scaricando tutta la tensione accumulata.
Ormai la vetta era raggiunta e l’ora era giusta per mangiare, naturalmente appena trovato un prato all’ombra di una bella quercia abbiamo dato fondo alle riserve energetiche custodite negli zaini. Dopo il pranzo abbiamo fatto una puntata al belvedere da dove si ammira un panorama incredibile, lo sguardo va dal Cimone a tutte le cime dell’Appennino tosco-emiliano fino all’Alpe di Succiso, al Monte Ventasso e alla Pianura Padana. Scendendo poi dal sentiero normale in poco tempo siamo giunti in Piazza Dante riprendendo le macchine e portandoci poi verso casa. Questa volta abbiamo preso la direzione per Ligonchio e successivamente per il Passo di Pradarena, scendendo poi per Castelnuovo di Garfagnana dove non ci siamo lasciati sfuggire il nostro abbondante gelato. Poi via seguendo la strada provinciale 10 siamo arrivati a Ripa di Versilia alle ore 17,30. Questa escursione, può essere fatta solo da persone esperte e con un buon allenamento in quanto richiede un notevole sforzo fisico.

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