U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 
Asfodelo montano
Asphodelus albus Miller, Famiglia: Liliaceae

Si tratta di una spece che vive sulle montagne della regione mediterranea. Robusta, alta più di un metro, questa pianta ha un fusto eretto, non ramificato, che porta apicalmente una densa infiorescenza, visibile anche da una certa distanza, costituita da fiori di circa 4 cm di diametro, di 6 petali (6 x 18 mm ) allungati, bianchi,
con un nervo centrale verde o rossastro. Le foglie sono tutte basali, larghe fino a 7 cm e lunghe da 30 a 79 cm. Fiorisce a maggio - giugno. La si può incontrare in prati e pascoli, fino a 1700 metri di altitudine.

Astrantia
Astrantia pauciflora - Famiglia: umbrelliferae

Abbastanza frequente a quota superiore a 1400 m. su terreni calcarei e silicei di tutte le vette. Vegeta nei versanti freschi, in luoghi luminosi. Si trova negli erbosi su terra profonda e detriti minuti, o anche in ambienti pietrosi ma non sulla roccia compatta. E' pianta specifica delle Alpi Apuane.

Cavolo selvatico, Cavolo di San Viano
Brassica oleracea - famiglia: Cruciferae

E' un specie a distribuzione etrusco - ligure - provenzale. La sottospecie robertiana è spontanea e molto rara; altrove viene coltivata. E' una paintache può superare i 2 metri di altezza, con fusti legnosi alla base, dove si inseriscononumerose foglie grandi, anche più di 20 - 30 cm,
verde glauco, un pò carnose; il fusto si ramifica in numerosi rami, che portano all'apice racemi di fiori gialli, grandi, a 4 petali di 1,5-2 cm. Il frutto è una siliqua lunga sino a 8 cm. Vive su rupi calcaree, fino a 1200 metri di altitudine, fiorisce a maggio. A Campocatino, nei pressi dei caselli in pietra, le piante di cavolo vengono coltivate non a scopo alimentare, ma per ottenere una protezione di carattere magico. E' conosciuta in alcune zone delle Apaune come " Cavolo di San Viano ", infatti è legata alla leggenda secondo la quale San Viano viveva da eremita sui monti aspri e rocciosi dove oggi sorge il santuario a lui dedicato, nutrendosi dei cavoli che crescono spontanei in quei luoghi. Non a caso nella tradizione popolare apuana il cavolo è ritenuto efficace rimedio per vari tipi di malanni, otre a essere apprezzato per il suo valore alimentare. La tradizione è ancora viva: ogni anno si svolge , il 22 maggio, la festa di San Viano, durante la quale la consuetudine vuole che vengano raccolti i cavoli.


Centaurea
Centaurea montis-borlae - Famiglia: Asteraceae

E' nota in una sola stazione situata sopra Carrara, in prossimità del piazzale di Foce di Pianza, nelle pendici del Monte Borla. Vegeta allo scoperto, accanto a poche altre specie, nelle fessure del marmo. E' pianta che solo recentemente è stata descritta come entità nuova.
Si tratta di una pianta con il fusto prostrato, di 15 - 30 cm. di lunghezza, ricoperto da una abbondante peluria bianca. Le foglie inferiori sono ovato - lanceolate, con margine dentellato, e sono portate da un lungo peduncolo; le foglie superiori sono invece sessili. Anche le foglie presentano una peluria che le rende vellutate al tatto. I fiori, che raggiungono i 3 - 4 cm. di diametro, sono di un bel colore roseo-violetto, e rendono questa piccola pianta ben individuabile. Fiorisce in Luglio - Agosto. Risulta persino ovvia la raccomandazione di non raccoglierla.