U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

Erica arborea, scopa, stipa
Erica arborea, Famiglia: Ericaceae

Questa specie è uno dei tipici elementi della macchia mediterranea; è infatti distribuita in tutta la regione mediterranea. Si tratta di un arbusto o alberello che può raggiungere i 5 m di altezza; la corteccia è rossastra,
mentre nei rami giovani si presenta bianco lanosa. Si tratta di una specie sempre verde, le cui numerosissime foglie sono aghiformi, lunghe appena 0,5 cm. I piccoli fiori sono portati in infiorescenze, nella porzione terminale dei rami, e hanno una corolla bianca, campanulato - cilindrica, del diametro di soli 3 mm, dalla quale sporgono le antere bruno rossastre. La fioritura è primaverile ( marzo - maggio). Questa specie è presente in boschi e macchie su terreni silicei, fino a 1200 metri; sulle Alpi Apuane compare spesso nel castagneto. Se i rami giovani, invece di essere bianco lanosi, sono glabri, si tratta di Erica scoparia L. ( Erica da scope, Stipa), del tutto simile alla precedente, insieme alla quale spesso occupa i medesimi ambienti. Erica scoparia raggiunge altezze minori rispetto alla specie precedente. L'epiteto scoparia ricorda il diffusissimo impiego di questa pianta nella fabbricazione delle scope, che si effettua con entrambe le specie citate. Il ceppo radicale,di legno molto duro, è compatto, è ricercato per la produzione delle pipe.


Galium
Galium palaeoitalicum, Famiglia: Rubiacee

Piuttosto frequente a quote elevate, e fino alle vette, nei terreni calcarei di tutte le Alpi Apuane, generalmente vegeta sopra i 1200 metri. Eccezionalmente ricompare nella vallata angusta del Canale di Renara
dove solo la caduta di semi dall'alto può mantenere stabili tali stazioni. Dappertutto esige ambienti luminosissimi e riparati dai venti. Si insinua nelle crepe delle rupi compatte, nelle fessure degli stati rocciosi, tra le pietre più o meno fissate, dove le condizioni di vita assai severe gli consentono di evitare la concorrenza di altre piante più sviluppate.

Giglio di San Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum ( Chaix ) Baker, famiglia: Liliaceae

Questo bel giglio di color arancio vivo deve il nome al fatto che raggiunge la sua piena fioritura nel periodo in cui cade la festa di S. Giovanni (24 giugno) . Essendo molto vistoso è oggetto di raccolte sconsiderate
che purtroppo ne hanno causalo una forte rarefazione. Il fusto, unico e non ramificato, è eretto e mostra alla base delle piccole macchie porporine; può raggiungere gli 80 - 100 cm. d'altezza, e all'apice porta da 1 a 5 grandi fiori aperti a imbuto, composti da 6 tepali di color arancio vivo, che presentano sulla faccia interna vistose macchie brune. Su questa stessa faccia i tepali( che misurano 2 -3 x 6 -7 cm.) sono percorsi da un solco ciliato su cui gli insetti sono attratti dal prezioso nettare ( solco nettarifero ). Tutte le parti riproduttive del fiore sono ben evidenti: i 6 stami ( 4 cm. circa ) con le grandi antere di colore marrone scuro; lo stimma centrale a 3 lobi, anch'esso marrone scuro, portato da uno stilo arancione. Le foglie, sparse su tutto il fusto, sono di forma allungata e diventano progressivamente più piccole verso l'apice. Nella subspecie bulbiferum, diffusa sull'arco alpino, le foglie talvolta sono provviste all'ascella di bulbilli rotondeggianti, che cadendo sul terreno possono propagare la specie per via vegetativa. La subspecie croceum, presente sulle Apuane, ha invece foglie prive di bulbilli. Fiorisce da maggio a luglio, da 500 a 2000 mt. di altitudine, su pendii assolati, nei prati subalpini, tra la vegetazione a erbe alte e nei boschi cedui dove filtrano i raggi del sole. E' specie protetta in provincia di Lucca.

Globularia
Globularia incanescens, Famiglia: Globulariaceae

Frequente nelle fessure della roccia, tra le pietre e negli erbosi aridi di tutta la catena, da quote medio-alte fino alla vetta.
Sorprendentemenet giunge anche non lontano dal mare (nel piano di Massa, lungo il Frigido nei pressi del ponte della ferrovia. In tutti i casi vegeta in ambienti non ombrosi. E' entità specifica delle Apuane e dell'Appennino settentrionale.