Durante
la creazione del mondo, narra la leggenda, il Signore affidò a due Arcangeli
il compito di innalzare le grandi catene delle Alpi e degli Appennini.
- Uno di voi farà le Alpi - disse il buon Dio - e l'altro farà gli Appennini.
Ecco a vostra disposizione tutto il materiale necessario. C'è il calcare
e c'è il granito, c'è la rena ed il quarzo, c'è l'argilla ed il gesso:
insomma c'è tutto. E c'è anche il marmo. Ma mi raccomando: quest'ultimo
usatelo con discrezione, un poco qua e un poco là. Dunque arrivederci
e buon lavoro!Subito i due Arcangeli si misero all'opera; l'uno a coronare
la Penisola mediante la cerchia alpina, l'altro a rafforzarla mediante
la lunga spina dorsale appenninica. Erano Arcangeli di carattere e d'ingegno
diversi; cosicché, mentre il primo sbrigliò il proprio estro a creare
picchi e pareti vertiginose per le Alpi, il secondo, più modesto, si
accontentò di modellare gli Appennini con forme più semplici e alla
buona. Il primo Arcangelo, poi, lavorò con un impeto tale da finire
assai presto la propria opera. |
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Andò quindi a trovare il compagno, e vide che questi, cominciato il
lavoro dal basso dello stivale, era arrivato su su fino al punto in
cui le coste occidentali della Penisola cominciano ad arcuarsi nel grande
Golfo di Genova. Il materiale, intanto, cominciava a scarseggiare; solo
il mucchio dei marmi era rimasto quasi intatto. - Temo che non giungerai
alla fine- disse allora il primo Arcangelo al secondo - Se vuoi un consiglio,
interrompi da questa parte e riprendi dal punto in cui le mie Alpi discendono
al mare. Uniti gli Appennini alle Alpi, procederai poi fin qui con il
materiale che resta. - Mi sembra un buon consiglio - disse il secondo
Arcangelo. E caricatosi un po' di roba, se ne andò verso le Alpi Marittime
per cominciar da quella parte l'Appennino Ligure. Rimasto solo, il primo
Arcangelo contemplò per qualche istante il mucchio dei marmi. - Quanto
marmo! - pensò - Va bene che il Signore ci aveva raccomandato di usarne
poco. Ma noi abbiamo esagerato. Che ne faremo, ora? D'improvviso, ebbe
un'idea che lo entusiasmò: - Ma sicuro! Userò questo marmo per costruire
un'unica catena di montagne. Che sorpresa per il mio compagno quando
la troverà qui bell'e pronta! Detto fatto, ammassò i marmi sul luogo
dove il secondo Arcangelo aveva interrotto gli Appennini e, in men che
non si dica, li plasmò in una schiera di monti le cui coste dirupate
scendevano fin quasi al mare. Compiuta l'opera, si levò in volo per
osservarla da lontano. Era davvero una meraviglia! I marmi, fulgenti
di luce, formavano una bianca chiostra di guglie e di creste, di torrioni
e di canali, di gole e di rupi immense... Quando giunse coi suoi Appennini
in quel punto, il secondo Arcangelo ci rimase un po' male: - Guarda,
guarda! - esclamò- Hai usato qui tutto il marmo ... E poi, si può sapere
che montagne sono queste? Ora sentiremo il Signore, Giudicherà Lui ...
Il Signore, osservate bene le Alpi e osservati gli Appennini, si fermò,
stupito, proprio davanti alla catena marmorea. - E che ci fanno qui,
questi monti? - esclamò - Sono come le Alpi. E per di più son tutti
di marmo! Non vi avevo detto ... I due Arcangeli, confusi, stavano con
gli occhi bassi. - Ho capito, ho capito - disse il buon Dio sorridendo.
- Dev'essere andata così: quello di voi che ha fatto le Alpi, ha voluto
aiutare quello che ha fatto gli Appennini. E siccome era rimasto troppo
marmo ... Bene, basta così! Ora, però, dovete rimediare un po'. Non
voglio che gli uomini vedano subito tutto quel marmo. Copritelo di prati
e di foreste. Gli uomini dovranno scoprirlo adagio adagio. Dovranno
lavorare sodo, per estrarlo. Contenti, i due Arcangeli eseguirono l'ordine.
E fu così che per migliaia di anni il marmo di quelle montagne rimase
invisibile. Si dice che i primi uomini venuti ad abitare quassù fossero
gli Apuani: un popolo rude e forte che combatté a lungo contro Roma;
combatté con tante e tali insidie, protetto dalle selve, che i Romani
per soggiogarlo dovettero disboscare i monti. Vennero in tal modo alla
luce i primi marmi ... Quanto ai monti, essi ebbero il nome del popolo
apuano, ma non furono chiamati Appennini Apuani, bensì Alpi Apuane.
E il perché lo sappiamo: colui che li aveva modellati era lo stesso
che aveva scolpito le Alpi; era lo stesso che aveva plasmato con fantasia
stupenda le più belle montagne del mondo: le Dolomiti. |