U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 
LO STRAPIOMBO DEL DEMONIO
(Monte Nona)
Un bel giorno il demonio si fermò sulle montagne dell’Alta Versilia e i pastori non ebbero più pace fino all’arrivo di un fraticello che intagliava croci che piantava sulle vette delle montagne. La gente del posto lo apprezzava molto per la sua disponibilità e allegria e spesso andava a visitarlo nella grotta sulla montagna dove viveva. All’inizio il demonio lo lasciò in pace ma poi decise di costringerlo ad andarsene.
La prima volta che il maligno gli fece visita il fraticello riuscì a scacciarlo intonando il Salve Regina a gran voce, ma il demonio non si arrese e non lo lasciò più in pace. Una mattina il frate scese al paese per chiedere l’aiuto dei pastori per liberare le montagne dalla terrificante presenza. I pastori accettarono e un mattino si recarono alla grotta del frate per costruire croci insieme a lui. Come convenuto il fraticello si allontanò e i pastori iniziarono a lamentarsi per attirare l’attenzione del demonio che in effetti non tardò molto ad arrivare. Quando il demonio fu ormai sicuro di aver sopraffatto i poveri pastori, dal bosco spuntò il frate impugnando una gran croce che conficcò ai piedi del demonio.
I pastori iniziarono prontamente un canto di preghiere e il malefico iniziò a contorcersi e a gemere spaventosamente finché il frate disse ai pastori di smettere di cantare e ordinò al demonio di andarsene per non tornare mai più. Il demonio scappò e finì per sbattere contro la parete della montagna che in parte crollò rivelando una parete spaventosa con uno strapiombo infernale che si dice sia collegata con l’inferno