LO STRAPIOMBO
DEL DEMONIO
(Monte Nona)
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Un
bel giorno il demonio si fermò sulle montagne dell’Alta Versilia e i
pastori non ebbero più pace fino all’arrivo di un fraticello che intagliava
croci che piantava sulle vette delle montagne. La gente del posto lo
apprezzava molto per la sua disponibilità e allegria e spesso andava
a visitarlo nella grotta sulla montagna dove viveva. All’inizio il demonio
lo lasciò in pace ma poi decise di costringerlo ad andarsene. |
La
prima volta che il maligno gli fece visita il fraticello riuscì a scacciarlo
intonando il Salve Regina a gran voce, ma il demonio non si arrese e
non lo lasciò più in pace. Una mattina il frate scese al paese per chiedere
l’aiuto dei pastori per liberare le montagne dalla terrificante presenza.
I pastori accettarono e un mattino si recarono alla grotta del frate
per costruire croci insieme a lui. Come convenuto il fraticello si allontanò
e i pastori iniziarono a lamentarsi per attirare l’attenzione del demonio
che in effetti non tardò molto ad arrivare. Quando il demonio fu ormai
sicuro di aver sopraffatto i poveri pastori, dal bosco spuntò il frate
impugnando una gran croce che conficcò ai piedi del demonio. |
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I pastori
iniziarono prontamente un canto di preghiere e il malefico iniziò a
contorcersi e a gemere spaventosamente finché il frate disse ai pastori
di smettere di cantare e ordinò al demonio di andarsene per non tornare
mai più. Il demonio scappò e finì per sbattere contro la parete della
montagna che in parte crollò rivelando una parete spaventosa con uno
strapiombo infernale che si dice sia collegata con l’inferno |