Abbiamo proseguito la strada oltre la Maestą dei cavatori
fino ad uno spiazzo sulla destra da dove inizia il 39. Abbiamo portato due
auto oltre fino al primo ponte su di un torrente che versa nel Lucido. Poi
abbiamo iniziato il 39 (ore 9.40) detto il sentiero dei cavatori. Appena
dopo la scala santa quando il sentiero diventa strada abbiamo fatto un
piccolo break (ore 11.15). Proseguito sulla strada ormai infestata da
arbusti, appena arrivati in vista delle cave Walton, sulla parte opposta,
alla base del Borla, abbiamo preso (Mt 1.170), una traccia in molti punti
poco visibile alla nostra sinistra che porta alla Punta Tre Uomini, (Mt
1329), caratterizzata appunto dalla presenza di tre ometti di pietra di
grosse dimensioni. Davanti, verso sud, il Sagro. Dalla cima siamo scesi
verso est lungo una paretina ripida con alto paleo (circa 100 mt.) fino a
trovare una esile traccia che costeggiando verso Sud la parete est delle
cresta sfocia ne Il Catino del M. Sagro. Splendido ambiente. Da qui si
risale verso la foce del Pollaro, mt. 1304 dove si incontra il 173. Prima di
proseguire in discesa lungo il canaletto attrezzato, sosta pranzo ore
13.45. Attraversato il sottostante ravaneto e lasciato il 38 sulla ns.
sinistra abbiamo utilizzato una traccia in discesa con segni rari rossi che
costeggia detto ravaneto fino ad arrivare alla strada c.d. dei tedeschi che
abbiamo percosso fino a trovare le due auto lasciate la mattina che ci hanno
evitato l'ulteriore cammino lungo la strada fino all'innesto del 39.(Ore
16)
Gita da riconsiderare come EE. con tratti esposti. Difficile il tratto da Punta Tre Uomini e Il Catino. Ore effettive di cammino valutate 5.00 / 5.30 .