"Tu
sei uno dei pochi che possano veramente comprendere l'alpinismo solitario,
perché l'hai fatto tu pure. A me piace immensamente. Non ho provato
finora niente di più bello in montagna. Credo almeno di non aver provato
niente di più bello, perché se quei momenti mi hanno portato gioia,
vuol dire che mi avvincevano assai, mi stordivano tutto. E’ bello,
bello assai arrampicare tutto libero, su una parete che strapiomba,
veder fra mezzo alle tue gambe quel vuoto, e sentirti di poterlo dominare
con le tue sole forze. lo quando arrampico da solo guardo sempre giù
per inebriarmi del vuoto, e canto dalla gioia. Se non ho fiato per
cantare, perché il passaggio difficile me lo stronca, allora il canto
continua muto nel mio interno"
Emilio Comici
(Lettera a Casara)