Come
tutte le prime, anche la prima gita turistica dell’anno non poteva che
nascere un po’ “incasinata”. Il programma che stentava a completarsi,le
iscrizioni che da pochissime improvvisamente superano i posti disponibili
e … infine eccoci pronti a partire con due pullman e 84 partecipanti.
Beh, oddio proprio pronti no! E’ il primo giorno di ora legale, qualche
sbadiglio e qualche palpebra che cala è normale, comunque ci siamo proprio
tutti, strano! Puntuali arrivano i pullman e puntuale la ressa per salire,questa
volta però i posti disponibili sono superiori ai passeggeri, abbiamo la
vita facile,o forse abbiamo salva la vita perché tutti vorrebbero sedere
sui posti davanti nonostante che i fabbricanti continuino a produrre pullman
stretti e lunghi e non larghi e corti; bah, valli a capire questi industriali!
Di solito dopo pochi minuti di clamore più o meno tutti schiacciano un
pisolino stamani invece nulla, tutti continuano imperterriti a chiacchierare.
Ben presto ci è chiaro quale errore abbiamo commesso lasciando accomodare
tutte insieme le componenti del gruppo delle “bionde”, oramai siamo in
autostrada è troppo tardi. Sono in cinque … aiuto qualcuno ha i tappi
per le orecchie? Il viaggio prosegue tranquillo, da noi il cielo promette
una bella giornata ma da Lucca in poi la nebbia e il cielo coperto non
ci abbandonano più. Arriviamo a Santa Maria degli Angeli alle 10,30 per
la prevista visita della basilica: Abbiamo raccomandato a tutti di mantenere
un contegno consono alla sacralità del luogo; non ce n’era bisogno l’atmosfera
di spiritualità coinvolge immediatamente tutti.
Nella Cappella del Transito, edificata sul luogo dove
morì San Francesco, si svolge la vestizione di due nuovi confratelli,
è un momento particolarmente significativo e toccante. La Cappella, di
antica costruzione e venerata per apparizioni angeliche in essa avvenute,
apparteneva al monaci Benedettini del Subasio. Era situata nella zona
denominata "Portiuncula". In seguito il nome della terra passò a designare
la chiesina stessa. Rimasta per lungo tempo in abbandono, fu restaurata
da S. Francesco, il quale comprese qui chiaramente la sua vocazione e
qui fondò l'Ordine dei Frati Minori (1209), "fissando qui la sua dimora
- dice S. Bonaventura - per la riverenza che aveva verso gli Angeli e
per il grande amore alla Madre di Cristo", cui la chiesina era dedicata.
Dai Benedettini ottenne in dono il luogo e la cappella per farne il centro
della sua nuova istituzione. Alle 11,45 abbiamo appuntamento per raggiungere
i pullman; pochi hanno capito che ci dobbiamo raggruppare per raggiungere
il vicino parcheggio, continuano tranquillamente a passeggiare, per l’ansia
degli accompagnatori, attendendo di veder arrivare i pullman. Niente paura
ci siamo abituati, anche stavolta riusciamo ad arrivare puntuali al ristorante
diventato oramai un momento topico di ogni gita. Sala spaziosa e ben organizzata,
menù gustoso,ottima scelta e all’uscita troviamo il sole e cielo quasi
completamente sereno;che cominci a vincere la primavera?
In pochi minuti di viaggio siamo ad Assisi, scendiamo
al parcheggio superiore da dove la scala mobile ci catapulta nell’atmosfera
mistica che si respira in ogni angolo della città. La visita è libera
affinché ognuno possa interpretarla nella maniera più consona, privilegiando
l’aspetto artistico o immergendosi nella spiritualità. Una visita alla
Chiesa di Santa Chiara e alla Rocca Maggiore per ammirare il panorama,
ma è la Basilica di San Francesco dove tutti siamo diretti.
In questa piccola cittadina adagiata sui contrafforti
del monte Subasio è normale che tutte le cose parlino di San Francesco,
anche quelle forse a Lui e a sua "Sorella Povertà" più lontane. La realizzazione
della Basilica Superiore di Assisi è diretta conseguenza dell'influenza
che ebbe sull'Ordine la successione nel 1239 a Frate Elia di nuovi Padri
generali di origine francese. Sopra la forma romanica della Basilica Inferiore
venne realizzata un nuova Basilica in stile gotico, entrambe realizzate
con la pietra rosa del monte Subasio. Con la costruzione della Basilica
Superiore si completa la realizzazione della Basilica nel suo complesso:
La Basilica Inferiore monumentale cripta destinata ai pellegrini ed alla
venerazione alle reliquie del Santo La Basilica Superiore destinata alle
riunioni ufficiali ed in grado di ospitare, sedendo sul trono a Lui riservato,
anche il Papa La Basilica di San Francesco fu ufficialmente inagurata
da Papa Innocenzo IV nel 1253.
Due anni dopo
la morte di San Francesco ebbe inizio la costruzione della Basilica di
San Francesco. Era il 29 marzo 1228 quando Simone di Pucciarello donò
al Papa Gregorio IX la sommità della collina detta Colle dell'Inferno
dove venivano eseguite le condanne a morte. La Regola della Povertà Francescana
era chiara e quindi Papa Gregorio IX accettò la donazione per poi "girarla"
in uso perpetuo ai Frati nelle mani di Fratello Elia successore di San
Francesco e di Pietro Cattani. La collina cambiò subito nome prendendo
il nome di Colle del Paradiso e su questo colle, che si dice fu indicato
espressamente da San Francesco in punto di morte, sorse la grande Abbazia.
Il rientro è fissato per le 18,30 che sembrano così lontane
ma il tempo vola dobbiamo affrettarci se vogliamo acquistare un ricordo
e arrivare puntuali all’appuntamento col pullman. Il viaggio di ritorno,
e la lunga coda che incontriamo subito fuori Assisi, non ci pesano affatto.
Abbiamo negli occhi e nel cuore l’atmosfera sublime del luogo e di un
esempio che ci accompagnerà per tanto, tanto tempo. |