Con questa inauguriamo l'anno escursionistico 2014.
Abbiamo programmato
un'escursione sulla neve con le ciaspole, siamo stati anche
fortunati perchè la nevesi è fatta veder solo negli ultimi
giorni e quindi avremo una soffice e farinosa neve ideale
per le ciaspole, anche le previsioni meteo sono favorevoli.
Grazie alla cortesia e la disponibilità della sezione
di Pietrasanta di metterci a disposizione il rifugio al
Passo delle Radici abbiamo approfittato anche per passare
due giorni convivialmente tra amici.
Come detto partiamo sabato 25 e giungiamo al
rifugio del Passo delle Radici, d'inverno è bene andarci
con la luce perché bisogna riempire l'impianto dell'acqua
che và obbligatoriamente svuotato alla partenza per non
farlo ghiacciare e per portare una temperatura ambiente
accettabile, per fortuna ha funzionato tutto bene, come
sempre, ovviamente.
Arriviamo un pò alla spicciolata un primo gruppo arriva già
dal mattino e si accinge all'apertura del rifugio seguendo
tutte le istruzioni che troviamo all'interno.
Dopo pranzo facciamo le prime prove tecniche di ciaspolata e
poi non siamo riusciti di di resistere alla tentazione di
cimentarci in spericolate discese con lo slittino, pardon,
la padella!
(Filmato sconsigliato a cardiopatici)
Vediamo arrivare gli altri
amici che si uniranno a noi al rifugio.
Appena terminano gli arrivi rientriamo nel rifugio, non
prima di aver assistito ad uno splendido
tramonto sulle Apuane, infine diamo il via all'
happy hour, preludio di una cena memorabile.
In pratica tra tra l'happy hour e la cena non c'è stato
stacco e ci siamo trovati dall'aperitivo
ai tordelli cucinati da Erio,
sapevamo tutti della sua bravura di fotografo artistico ma
la dimostrata capacità culinaria ci ha piacevolmente
stupito. tanti formaggi, salumi, acciughe marinate,
peperoncini ripieni sott'olio ecc ecc.
Ahh!! siamo belli satolli, al contrario degli altri anni,
rinunciamo alla passeggiata in notturna, per il freddo che
fà non abbiamo il coraggio di mettere il naso fuori.
Restiamo al caldo del rifugio a chiacchierare piacevolmente,
poi un bel punch caldo e infine ci decidiamo di andare a
letto muniti delle dovute precauzioni anti russatori , la
notte , comunque, passa senza niente di tragico o peggio di
quello già sentito.
Ci alziamo e la prima cosa da fare è vedere se il meteo ci ha
azzeccato, con cautela guardiamo fuori e si, finalmente una
domenica con il sole!
Bravo servizio meteo!
Mentre facciamo colazione ci raggiungono altri amici e ora
il gruppo comincia ad esser consistente, ci contiamo e siamo
in 29
Dopo le operazioni più o meno goffe di calzare le ciaspole
ci accingiamo a partire, ecco partiamo, siamo tutti in fila indiana, non tutti
camminano speditamente, infatti per alcuni di noi è la prima volta che
mettiamo questi arnesi, in breve però si capisce come funzionano e tutti
quanti riusciamo a reggere il ritmo, vedere alcune nostre compagne di
avventura è molto divertente sculettano che sembrano tante paperelle.
Partiamo dal rifugio e seguiamo le piste da sci di fondo che vanno verso
sinistra rispetto al rifugio, le percorriamo brevemente
e.... ora la relazione non può essere precisa in quanto
abbiamo continuato orientandoci un pò a vista e un pò a lume
di naso.
Comunque entriamo nel bosco di faggi e saliamo a zig zag sino ad uscire in
un tratto allo scoperto e abbastanza sgombro dalla neve,
siamo appena sotto la vetta dell'Alpicella siamo in un ampio
pianoro e poi saliamo le roccette coperte da poca neve e
infine in vetta a quota 1708 mt.
La splendida giornata di oggi ci permette di ammirare uno
dei più bei panorami dell'Appennino: davanti a noi si
staglia elegantemente tutta la catena delle Apuane, sempre
un bel vedere, girando lo sguardo verso nord, la
caratteristica Pietra di Bismantova e poi in lontananza,
oltre le foschie della Pianura Padana, le vette imbiancate
delle Alpi, verso sud est fa bello sfoggio il Cimone e il
Libro Aperto e ancora molte altre montagne che anche se
elencate tutte non darebbero mai l'idea della bellezza di
ciò che ci circonda; per avere una chiara idea di cos'è
bisogna venirci e vedere con i propri occhi.
Credetemi è una di quelle cose che ti rimangono dentro!
La bella vista ci stimola a immortalare il momento in
miriadi di fotografie più o meno riuscite nel vano tentativo
di fissare in un fotogramma un'esperienza che si può
apprezzare solo con i sensi.
Comunque non può mancare la solita
foto
di gruppo e poi riprendiamo il cammino verso il Passo
delle Radici.
Questa volta scendiamo dal versante opposto, verso i prati
di San Giminiano.
Appena sotto la vetta dell'Alpicella prendiamo il segnavia
dello 00 in direzione appunto del Passo delle Radici, nella
direzione opposta ci dirigeremo verso il Giovarello e le
Forbici.
Passiamo sopra le vecchie piste da sci di San Giminiano e
poi entriamo nel bosco di faggi e ci divertiamo molto a
camminare su neve fresca senza tracce, proseguiamo
sentendoci liberi di prendere qualsiasi direzione senza
seguire un tracciato predefinito sentendoci veramente
liberi.
Giungiamo su delle vecchie piste di sci di fondo a pochi
minuti dal Passo delle Radici, è ancora presto e decidiamo
di allungare la camminata ci dirigiamo verso San Giminiano e
sino ad incontrare un'altra pista che ci riconduce indietro
sino al Passo delle Radici.
Per terminare degnamente la nostra prima uscita del 2013
cosa non fare se non ritrovarci tutti a tavola? e infatti
cerchiamo di dare fondo alle scorte che comunque rimangano
sempre abbondanti.
Le lancette dell'orologio sembrano in certi momenti essere
più veloci e in men che non si dica è già l'ora di
sbaraccare, ci mettiamo tutti assieme a riordinare.
E' stata un' esperienza positiva, infatti siamo potuti
stare assieme condividendo la gioia di una giornata passata
spensieratamente infatti i veri amici amano condividere i
momenti preziosi che la vita riserva loro, come le piccole
cose dell'esistenza per cui vale la pena di vivere ogni
giorno.