U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

12/03/2017 Prato Spilla(m. 1353), Lago Ballano(m. 1343), Lago Verde (m. 1484), Capanna Cagnin (1589 mt.) M. Bragalata (1861 mt.)
Giro ad anello

Abbi massimo rispetto per questo luogo e per tutto ciò che quassù trovi, se tu non l'hai portato con fatica, qualcun altro l'ha fatto.
Se tu, essere vivente, non credi in un essere supremo guardati attorno e 
pensa se tu saresti in grado di fare tutto ciò che il tuo occhio vede.
Amami ed io non ti tradirò.
Sii coraggioso e mi vincerai.
Ai 1500 metri dimentica chi sei, con persone di differente età usa il Voi,
con persone della stessa età usa il Tu.
Ai 2000 metri dimentica il mondo, gli affari, le tasse e goditi la vera pace.
Ai 2500 metri dimentica il tuo io, la boria, la cultura, la forza fisica, perché se quassù sei giunto, sei, in tutto e per tutto uguale agli altri che quassù stanno.
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi, io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò.
LA Montagna

 


 

COME ARRIVARE: Autostrada  e uscire alla Spezia prendere a destra l’autostrada per Parma. Uscire ad Aulla, girare a destra e proseguire avanti fino a trovare una rotatoria. Prendere a sinistra seguendo l’indicazione “Tutte le direzioni” e continuare seguendo i cartelli che indicano la direzione per il Passo del Lagastrello ( i primi sono marroni e gli ultimi due blu). Prendere la strada che porta al passo, superarlo e proseguire scendendo. Nei pressi del ponte che si trova sulla destra alla fine del Lago Paduli si incontrano i cartelli che indicano a diritto Prato Spilla. Proseguire fino a raggiungere il piazzale di Prato Spilla in altri 15-20 minuti
                                                                                       INDICAZIONI STRADALI

 

 
ITINERARIO: Percorso: Prato Spilla (m. 1353) - Lago Ballano (m. 1343) - lago Verde (m. 1484) - M. Torricella (1642 mt.), M. Bragalata (1861 mt.)
 
PARTECIPANTI:  12 escursionisti 


 

 

DIFFICOLTA’  -  (EEA)
 

 
TEMPI DI PERCORRENZA
5 h cammino tra andata e ritorno
 


 
SENTIERI CAI PERCORSI :
 
707 Prato Spilla - Lago Martino 

 
705 Passo Giovarello - Prato Spilla

 00    Di crinale
Dov'è il Parco:
Il Parco si trova in provincia di Parma ed è situato nel territorio della Comunità montana Appennino Parma Est, nei Comuni di Monchio delle Corti e Corniglio .
 
ACQUA: Albergo Prato Spilla, alla partenza, in estate anche lungo il percorso al lago Ballano area attrezzata
 
PUNTI D'APPOGGIO :
Albergo Prato Spilla, alla partenza - Bivacco Capanna Cagnin
 

PERIODO CONSIGLIATO (invernale):
da gennaio a marzo  
 

Per informazioni
Tel. Parco Regionale di Crinale, Alta Val Parma e Cedra: 0521-354112


 

 

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Foto escursione
              

 

La neve quest'anno si è fatta desiderare e quella che è arrivata non è abbondante ma abbastanza per poter effettuare la nostra escursione in programma.
Al mattino si preannuncia una bella giornata! Anche se ancora buio sembra che sia una giornata perfetta per effettuare l'escursione che abbiamo in mente anche se le previsioni danno temperature alte che preannunciano una neve sfatta. Andiamo sull'Appennino Tosco-Emiliano, nel parmense, esattamente a Prato Spilla.
Al luogo d'appuntamento, davanti alla ex sede a Ripa di Versilia, con molto piacere alla conta siamo in ventitre, bel gruppo!
Ci dividiamo sulle auto e via si parte alla volta della nostra meta.
Passeremo
una giornata entrando nel magico e silenzioso mondo della neve e della montagna invernale; ci muoveremo con le ciaspole alla scoperta degli itinerari innevati del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Siamo in Alta Val Cedra nel suggestivo mondo delle “Terre Alte” dell’Appennino Parmense; meta dell’escursione sono i laghi glaciali che caratterizzano quest’area del parco. Un piacevole percorso per raggiungere il crinale e ammirare lo splendido panorama . L'itinerario, forse il più completo e panoramico del crinale dei laghi, ricalca in parte uno dei sentieri più frequentati per la bellezza dei laghi che si toccano: si apre a grandi orizzonti in quota, percorrendo l'alta testata della Val Cedra, con i suoi 8 laghi più alti e suggestivi, spesso appena sotto il crinale.
 

Giungiamo al parcheggio di Prato Spilla senza  difficoltà, naturalmente la strada è bella pulita.
Subito ci prepariamo per la nostra gita; indossiamo ghette e scarponi da neve e con le ciaspole pronte ci dirigiamo verso il piazzale dove arrivano le piste da sci e dove c'è il bar e noleggio sci.
 Prendiamo il sentiero n° 707 che parte sulla destra, con il bar alle spalle, attraverso un ponticello attraversiamo il Rio della Spilla e subito dopo il parco avventura: " Parco 100 avventure”. Entriamo subito in una rigogliosa faggeta, che in altri inverni più generosi e
adornata dalla neve caduta in precedenza che, mantenendosi sui rami, rende tutto ovattato e decisamente suggestivo. 
Guadiamo un torrente e ci troviamo a camminare sui sassi.
Ben presto giungiamo allo sbarramento artificiale del lago Ballano, qui in estate, o senza neve ci sarebbe una fontana, che abbiamo trovato comunque asciutta.
Il Lago Ballano, con i suoi 73000 mq d'estensione, è il secondo lago naturale più ampio dell'Appennino Tosco-Emiliano, superato solo dal Lago Santo Parmense, che si trova poco lontano. Si trova in una valletta boscosa tributaria del Torrente Cedra, sovrastata a ovest dal Monte del Lago, che la separa dalla conca del Lago Verde e chiusa a sud dai ripidi fianchi del roccioso Monte Torricella, che la divide dal vallone di Prato Spilla.
Il luogo è bellissimo, vi sono imponenti abeti,  peccato quella grande muraglia e le reti di delimitazione che sciupano molto l'ambiente, anche i vari bidoni per i rifiuti non sono un gran che, si potrebbero mettere in isole ecologiche ben mimetizzate.....ma così è!
Oltrepassiamo la diga e ci dirigiamo verso ovest lasciandoci a destra gli edifici di servizio, percorriamo con percorso a semicerchio sempre camminando nella faggeta, adesso in decisa salita sul fianco meridionale del monte.
Giungiamo ad un bivio con il sentiero 709B che prosegue sulla nostra destra, noi continuiamo sul 707 sempre in salita sul fianco meridionale del monte lambendone le fasce rocciose che superiamo con qualche stretto tornante.
Siamo ora sull'orlo di una piccola valle e seguendo le tracce scendiamo dove c'è lo sbocco della condotta che da quasi un secolo conduce le acque del Lago Verde al Lago Ballano.
Dopo pochi minuti raggiungiamo il valico a quota 1550 mt, siamo tra i valloni glaciali dei due laghi.
Sulla sinistra lasciamo il sentiero 707/a e scendiamo verso il lago Verde, percorriamo tre tornanti seguiamo a sinistra ancora il 707, lo percorriamo per breve tratto nella faggeta a mezza costa per poi uscire trovandoci su radure, in estate ricche di mirtilli e rododendri, sulla nostra destra abbiamo il lago Verde.
Il lago è  di origine tettonico-glaciale. Il territorio del Parco è costellato da un numero elevato di conche lacustri di origine glaciale, di cui questo lago è una rappresentanza. Le caratteristiche dei laghi del  crinale sono piuttosto simili, così come pure l'ambiente naturale nel quale sono inseriti è caratterizzato da alcune specificità abbastanza diffuse.
Il lago è incassato tra il Monte del Lago, il Monte Torricella ed il Monte Bragalata. Presenta sponde alterate dall’uso a scopi idroelettrici al quale è destinato. Attorno al Lago Verde è interessante la presenza di esemplari di Abete bianco, ormai sempre più raro. La quasi scomparsa di questa specie è da mettere in rapporto, oltre che con mutamenti climatici, anche con l’intervento selettivo umano (il legname era particolarmente apprezzato per la costruzione di navi) e con altre caratteristiche proprie delle specie di Conifere, la zona è inoltre ricca di Tassi . 
Attraversiamo un immissario del lago, sotto l'imponente parete ovest del M. Torricella, e iniziamo a risalire verso la testata del vallone ed il Passo Torricella.
proseguiamo in direzione ovest, sempre su 707, superiamo un altro rio e raggiungiamo i vasti pascoli che ci portano al bivacco Cagnin a quota 1589 mt. Normalmente in inverno è inutilizzabile perché semi sommerso nella neve ma oggi vista la poca neve è aperto. Anche qui ci sarebbe una fonte
se non coperta dalla neve.
Giunti alla capanna facciamo un piccolo spuntino e restiamo un pò a seguire due alpinisti che si cimentano in un ripido canale del monte Torricella.
Riprendiamo il cammino prendendo il sentiero n 707 direzione lago Martini, segnavia proprio nelle vicinanza della capanna.
Proseguiamo tra faggi contorti e poi usciamo sulle pendici del Bragalata, sotto, a nord il lago Martini normalmente in inverno non visibile perchè ricoperto dalla neve, oggi anche se ghiacciato se ne distinguono le sponde.
Saliamo su una bella salita ma comunque non ripidissima e giungiamo al Passo Giovarello e sotto di noi intravediamo i laghi di Compione.
Ancora un'ultima salita e siamo sul crinale, sentiero 00 nelle vicinanze del passo del Compione e della vetta del Monte Losanna . Una volta giunti abbiamo tutti quanti quell'aria stupita e gli occhi sgaranti come bambini davanti ad un negozio di giocattoli, oggi la visibilità è davvero perfetta il panorama si apre immenso sul versante toscano sino a raggiungere il mare, bellissima la vista su Porto Venere, il Tino e la Palmaria verso nord le Alpi Marittime con il Monviso in bella vista, ancora sul mare le isole dell'arcipelago toscano e in lontananza ma ben visibile la Corsica e per ultimo ma non ultima la maestosa e inconfondibile catena apuana, oggi ancora più bella imbiancata dalla neve e con il celo azzurro e il sole scintillante le rendevano ancora più magnifiche, davvero uno spettacolo bellissimo.
Raggiungiamo la vetta del Bragalata e visto che il versante sud è pulito e rivolto al sole decidiamo di fermarci per il pranzo, quale ristorante può offrire una vista così?
Non vorremmo più partire ma purtroppo il tempo passa in fretta e ripresi i nostri zaini si ridiscende seguendo il crinale verso sud est, in breve lo raggiungiamo e non riusciamo a staccar gli occhi dalle nostre amate Apuane davvero incredibile quanto siano belle.
Per la scarsità della neve ci troviamo a camminare sul paleo e le rocce, quindi decidiamo di scendere nel versante nord dove la neve è più abbondante.
Scendiamo nel valloncello
e ci riportiamo alle pendici del monte Torricella e poi prendiamo decisamente in salita.

Continuiamo la salita a mezza costa verso sud fino a giungere ad una quota di 1666 mt dove incrociamo il sentiero n° 705 che ci riporta  a Prato Spilla, andando verso destra, invece, si  tornerebbe al lago Martini.
La giornata è stupenda, il sole molto caldo ha ormai trasformato la neve in una pappa e il progredire è un pò faticoso.
Scendiamo valicando un vallone glaciale e rimontiamo brevemente
sulla sella del M. Torricella e poi nel vallone di Prato spilla, riabbassandoci torniamo alla quota della faggeta e poi ci troviamo nel largo spazio di una torbiera, naturalmente ricoperta dalla neve, qui c'è anche un impianto di risalita. La aggiriamo e entriamo, ormai, in quelle che sono le piste di Prato Spilla, scendiamo in ordine sparso assieme ad altri escursionisti, normalmente si dovrebbe progredire con cautela  tenendoci il più possibile di lato sia per non far infuriare chi scia, sia per non essere travolti da qualche sciatore troppo spericolato, oggi comunque le piste sono deserte in quanto chiuse per mancanza di neve a sufficienza.
Ecco, infine, siamo arrivati chiudendo l'anello,
finisce così una giornata indimenticabile che mi auguro possa ripetersi nuovamente al più presto.
Questa giornata mi lascia completamente soddisfatto sia per la splendida giornata trascorsa in un ambiente da favola e anche delle buonissima e splendida compagnia.
Adesso non ci resta che brindare alla nostra avventura, ci siamo portati al Passo del Lagastrello dove c'è un bar meta di molti escursionisti e chi con una birra chi con una cioccolata calda abbiamo suggellato questa giornata indimenticabile.

Alla prossima!!!

Montagna sicura 

 

  

 

 

 

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