U.O.E.I.
UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALIANI
Sezione "Antonio Tessa" - RIPA DI VERSILIA
 

Ululone dal ventre giallo
Bombina variegata
L'ululone dal ventre giallo (Bombina variegata) è un piccolo anfibio dal corpo appiattito che supera raramente i 5 cm di lunghezza, fermandosi in media a 4 cm. Il dorso è verrucoso e di colore grigio o marrone, ma la sua caratteristica principale la si riscontra nel ventre di colore nero lucido o azzurro intenso macchiettato di un giallo intenso, talvolta arancio. Il muso è arrotondato, gli occhi sono sporgenti e dotati di singolari pupille cuoriformi. La colorazione sgargiante del ventre serve a farsi immediatamente riconoscere come specie velenosa dai potenziali predatori. Infatti se l'ululone viene toccato o se si sente minacciato, e la fuga non è possibile, assume subito una strana posizione difensiva coprendo gli occhi con gli arti anteriori, piegando la schiena e voltando gli arti posteriori verso l'alto per mostrare i suoi colori. Appena assunta questa posizione, mediante l'azione di ghiandole diffuse su tutta la pelle, comincia a secernere un liquido biancastro, irritante ed altamente tossico, che allontana gli aggressori. Quando il pericolo è scomparso ritorna nella posizione normale. Sverna in buche del terreno coperte di fango e riappare verso la fine di aprile. L'ululone non ha sacco vocale come le rane e pertanto il suo gracidio è basso ed il richiamo fa pensare a un lieve suono di campane lontane.
Vive prevalentemente nelle zone collinari ed in quelle di mezza montagna, di rado fino a 1.800 metri di altezza, ma talvolta lo si avvista anche nelle pianure. Frequenta non solo i pantani, ma si accontenta anche di piccolissime pozzanghere e di solchi pieni di acqua sulle strade di campagna. Di rado si allontana molto dalle acque.

L'ululone frequenta durante il periodo della riproduzione piccole raccolte d’acqua, di preferenza pozze e pozzanghere fangose e prive di vegetazione, dove avvengono gli accoppiamenti che si succedono 2 o 3 volte, dalla primavera all’autunno. Il periodo della deposizione delle uova dura fino a luglio/agosto, e ne vengono deposte anche un centinaio in piccoli cumuli sulle piante acquatiche o sul terreno. La schiusa avviene dopo una settimana e lo sviluppo avviene attraverso lo stadio larvale. E' attivo di giorno e frequenta gli ambienti acquatici, anche di ridotte dimensioni come fosse e pozzanghere, dalle quali emerge solo con gli occhi e le narici, alla ricerca di piccoli insetti, molluschi e vermi.


Lucertola muraiola
Pordacis muralis
E' diffusa un po' ovunque, dal livello del mare fino a oltre 1000 metri d'altezza. Questo grazioso sauro misura dai 15 ai 20 cm e la colorazione del corpo è estremamente variabile. Le popolazioni di pianura hanno un colore di fondo verde, mentre quelle di montagna tendono al brunastro. Le parti inferiori variano dal bianco giallastro al rossiccio e sui fianchi sono presenti macchie azzurre. I suoi ambienti preferiti sono i margini sassosi delle boscaglie, i cumuli pietrosi e rocciosi e i muri esposti al sole. Si ciba prevalentemente di insetti e delle loro larve, ma sovente attacca anche i suoi simili, specialmente se di taglia inferiore; il cannibalismo, infatti, è piuttosto frequente in questa specie. Nel periodo riproduttivo i maschi diventano fortemente territoriali e ingaggiano tra loro violente zuffe per difendere la zona dove hanno deciso di attirare una compagna. I combattimenti vengono attuati con tanta foga che spesso gli avversari si staccano vicendevolmente la coda a suon di morsi. La femmina depone da 2 a 8 uova a forma di fagiolo e dal guscio pergamenaceo sotto sassi o in fenditure dei muri. Il compito dell'incubazione è affidato al calore del sole. I piccoli nascono dopo circa due mesi, simili ai genitori e già completamente formati, lunghi circa 6 cm. Si mettono subitoi a caccia di afidi e formiche; al primo anno raggiungono i 15 cm mentre le dimensioni massime arrivano solo al quarto anno di vita.


Ramarro
Il ramarro è la più grande lucertola esistente nel nostro paese, il maschio infatti può raggiungere i 40 cm mentre la femmina normalmente non supera i 36 cm. Il capo è grosso e distinto dal corpo, gli occhi sono piccoli e sporgenti; il musetto è arrotondato e la lingua è bifida. Gli arti sono molto sviluppati e i posteriori sono più lunghi degli anteriori; la coda misura normalmente più del doppio della lunghezza del corpo. La livrea è molto variabile in dipendenza dell'età e della distribuzione geografica. I maschi adulti sono quasi completamente verdi, con una fine punteggiatura scura sul dorso, e nella stagione degli amori assumono sulla gola una vivace colorazione blu. Le femmine possono essere uniformemente verdi o marroni, oppure possono avere la pelle con macchie o striature; inoltre hanno la gola verde-giallastra e il capo meno robusto di quello dei maschi. Vive nelle zone soleggiate e cespugliose fino ai 1800 metri ma normalmente non supera i 1500 metri di quota. Si può trovare, ad esempio, nei boschi di caducifoglie, lungo i bordi delle siepi e dei campi. Dopo il letargo invernale, in primavera, il ramarro esce allo scoperto iniziando subito a cibarsi per riprendere le forze. E' prevalentemente insettivoro ma non caccia soltanto insetti, può insidiare anche piccoli micromammferi. La dieta è integrata anche con bacche, frutta, vermi, lumache, uova e nidiacei d'uccelli.
Ha abitudini diurne e come tutti i rettili ama il sole essendo un animale a sangue freddo. Ama prendere il sole soprattutto al mattino e nel tardo pomeriggio, durante il resto della giornata resta tra gli arbusti dove caccia.
Ad aprile inizia il periodo degli amori, allora i maschi si scontrano per il territorio ingaggiando lotte ferocissime che solitamente terminano senza ferite serie. L'accoppiamento è assai violento ed assomiglia ad una vera e propria zuffa. Dopo circa sei settimane la femmina depone da 5 a 20 uova bianche che vengono interrate in piccole camere sotterranee. Dopo 70 - 80 giorni nascono i piccoli che misurano circa 4 cm coda compresa, e che subito si dedicano alla caccia degli insetti. Ha molti possibili nemici tra cui il tasso, la volpe, la donnola ma anche rapaci e pure serpenti.